Blackout simulato in Azienda sanitaria, ma la rete va in tilt: slittano visite e cure
Il guasto a uno dei gruppi di continuità ha bloccato i server. Servizio ripristinato dopo 10 ore: «Stress test per migliorare»

Il “cervello elettronico” dell’ospedale di Cattinara va in tilt durante la simulazione di un blackout e per dieci ore la rete dati non funziona o funziona a singhiozzo. Quella di martedì è stata una giornata all’insegna di ritardi e disagi per l’Azienda sanitaria. Tanto per il personale e amministrativo, quanto per utenti e pazienti.
Prenotazioni paralizzate
Prenotazioni paralizzate, con il Cup costretto a ricorrere alle agende di carta perché i sistemi informatici erano fuori uso. Alcuni pazienti oncologici hanno saltato la chemioterapia perché, con il sistema in tilt, non è stato possibile somministrare i farmaci previsti, come riferiscono fonti interne. Intoppi anche in Radiologia per la refertazione delle immagini e in alcuni ambulatori chirurgici. Al banco di una farmacia triestina riferiscono che «un cliente che stamattina (ieri, ndr) aveva una visita chirurgica è stato rimandato al giorno dopo perché i medici non riuscivano a visualizzare gli esami pregressi». I disguidi hanno interessato principalmente l’ospedale di Cattinara e a macchia di leopardo anche altri poli, tra cui alcune strutture dell’ex Opp di San Giovanni, dove hanno sede gli uffici amministrativi.
Gruppo di continuità guasto
Tutta colpa di un guasto a un gruppo di continuità, che avrebbe dovuto entrare in funzione durante lo stress test programmato. Anche l’ospedale di Gorizia ha registrato una breve interruzione della rete, poi risolta nel giro di un’ora. Ma dai primi riscontri dei tecnici sembra che i due episodi non siano riconducibili alla stessa causa. Martedì verso le 6 del mattino, all’ospedale di Cattinara è stato eseguito un test per verificare il corretto funzionamento degli impianti informatici in caso di improvvisa interruzione della fornitura elettrica. Un’eventualità plausibile, che l’hub deve saper fronteggiare garantendo l’operatività. Una volta staccata la corrente, sono entrati in funzione i gruppi di continuità che hanno alimentato correttamente gran parte degli impianti informatici. Tutti tranne alcuni dei server che garantiscono il corretto funzionamento della rete dati. Rete da cui è possibile accedere al fascicolo sanitario elettronico, visualizzare referti e accedere alle prescrizioni. Le ripercussioni sono state inevitabili e hanno investito anche alcune delle altre strutture di Asugi che si interfacciano con l’hub di Cattinara.
Tecnici al lavoro
I tecnici si sono subito messi al lavoro per rimediare al guasto e rimettere in funzione il prima possibile la macchina informatica. Un problema in cui non è coinvolta Insiel, la partecipata che gestisce i servizi informatici della pubblica amministrazione. Asugi ha comunicato il disguido sui propri canali social istituzionali. La notizia tanto attesa, ovvero quella del ripristino del servizio, è arrivata verso le 18 di ieri pomeriggio. «Adesso analizzeremo il report delle macchine per capire nel dettaglio i motivi del guasto e fare i correttivi necessari – afferma l’ingegnere Massimiliano Liberale, direttore del Dipartimento tecnico di Asugi –. Non ci sono stati danni, ma disagi e rallentamenti. Queste attività servono proprio a monitorare il funzionamento di impianti e reti in caso di incidenti informatici. Un imprevisto come quello di ieri è meglio che succeda durante una simulazione, quando il contesto è controllato, anziché in una giornata ordinaria. In questo modo possiamo intervenire e correggere il tiro proprio per evitare disservizi futuri».
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