Blitz dei carabinieri al Tiare di Villesse, ma è un’esercitazione
L’Arma ha simulato un intervento di anti terrorismo
L’addestramento avvenuto durante l’orario di chiusura

L’irruzione di soggetti armati al “Tiare shopping” di Villesse. Con la minaccia dell’utilizzo di esplosivo.
Fortunatamente, è stata soltanto un’esercitazione. Utile, anzi utilissima nella prospettiva di Go!2025.
La simulazione si è svolta il 13 novembre scorso, a centro commerciale chiuso, nelle ore notturne. Protagonisti i carabinieri di Gorizia: sono stati coinvolti una trentina di militari provenienti da differenti reparti e specializzazioni della Legione carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e della Seconda Brigata mobile carabinieri. L’evento, organizzato dal Comando provinciale di Gorizia con la supervisione del Gis (il Gruppo di intervento speciale dei carabinieri).

Il banco di prova, piuttosto impegnativo, era finalizzato ad addestrare, in un ambiente reale, assetti ad alta specializzazione come i negoziatori, le aliquote di primo intervento, il Nucleo artificieri anti-sabotaggio del Comando provinciale di Udine e le squadre operative di supporto, inquadrate nel 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia.
La simulazione riguardava un evento critico causato da soggetti armati con il rinvenimento di una possibile minaccia esplosiva. «La grande collaborazione e disponibilità fornite dalla direzione del Tiare e dell’Ikea e da quella del punto vendita Mediaworld - spiegano i carabinieri - hanno permesso di poter mettere alla prova e affinare le procedure operative e di coordinamento adottate per interventi di particolare criticità in ambienti complessi e su più obiettivi in contemporanea e, contestualmente, ai responsabili della sicurezza del centro commerciale di testare le proprie procedure operative e le proprie predisposizioni di sicurezza».
Nello scenario di addestramento ha fatto la sua parte anche il personale sanitario della Croce rossa italiana, effettuando un intervento - durante l’operazione di polizia - di recupero, valutazione e stabilizzazione di una persona con ferite da arma da taglio. «L’attività svolta - spiegano ancora i carabinieri - rientra nell’ambito della preparazione e delle predisposizioni operative, già da tempo avviate dal prefetto di Gorizia e discusse in diversi Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica sul tema, che l’Arma, per la propria parte, sta ponendo in essere in vista della Capitale europea della cultura che, come prevedibile, comporterà un consistente afflusso di visitatori e di personalità di rilievo nella provincia».
In tale contesto diventa fondamentale la sinergia e il coordinamento tecnico-operativo dei reparti di primo intervento e di supporto operativo con gli assetti del comparto territoriale per garantire interventi efficaci su ogni tipo di scenario.
«Date le lezioni apprese a seguito degli attentati di Parigi del 2015, l’Arma dei carabinieri - si legge in una nota inviata dal Comando provinciale - ha, prontamente, adeguato la propria dottrina, struttura e catena di comando al fine di fornire una risposta pronta e adeguata nel caso in cui una minaccia del genere si dovesse presentare in Italia. Nel dettaglio, è stato previsto lo schieramento sull’intero territorio nazionale del Gruppo intervento speciale (Gis), specializzato in operazioni antiterrorismo, con il supporto del Primo Reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, e sono state create delle unità specializzate chiamate aliquote di primo intervento (Api) e squadre operative di supporto (Sos) afferenti rispettivamente all’organizzazione territoriale dell’Arma e ai reparti mobili». —
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