Braccio di ferro sui contratti dei letturisti

TRIESTE. Domani sarà un giorno di svolta, in un senso o nell’altro, per i dodici letturisti ex Esatto assunti dalla società Athena per il servizio di lettura dei contatori dell’acqua e del gas per conto di AcegasApsAmga. Domani, infatti, i sindacati e l’azienda si incontreranno per cercare di trovare un accordo sulla forma contrattuale da far firmare ai dipendenti. Spiega Michele Gazzillo di Filctem Cgil: «Ci siamo trovati in difformità sul contratto nazionale da applicare. La proprietà intende utilizzarne uno “individuale”, del genere in voga oggi sulla scia della Fiat, mentre noi pretendiamo che si utilizzi il contratto nazionale adeguato per quella mansione». L’esponente di Fiadel Cisl Franco Gei è convinto che si possa arrivare al termine della vertenza con un esito positivo. Così commenta il sindacalista: «Penso che usciremo dal faccia a faccia di mercoledì con un finale più che accettabile. Siamo ottimisti, anche se bisogna aspettare di mettere tutto nero su bianco».
Negli ultimi giorni ci sono stati due vertici fra azienda e sindacati, che hanno destato più di qualche preoccupazione fra i lavoratori e in Comune. L’azienda, aggiunge il sindacalista della Cgil, non aveva previsto la presa di posizione dei sindacati: «Negli ultimi due incontri hanno mostrato di non essere preparati a questa evenienza - dice Gazzillo -. Ci siamo accordati per un nuovo confronto: lì vedremo se ci sarà un’apertura sul contratto». Il fine dell’incontro sarà anche quello di illustrare le peculiarità del territorio alla società: «Non conoscono la zona di Trieste e vogliamo spiegare loro come operano i lavoratori».
Sul tema interviene anche il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia Everest Bertoli auspicando che i contrasti non mettano in pericolo il posto di lavoro e che il contratto dei lavoratori venga garantito: «Rischia di essere un fine anno amaro per quei lavoratori che si potrebbero trovare nelle condizioni di dover passare da un contratto a tempo indeterminato ad un contratto a cottimo o a rendimento. Una svolta che, sebbene il rischio di licenziamento sembra tramontato, nei fatti non è poi molto differente. Nonostante gli impegni e i proclami del sindaco, dopo due anni, la vicenda sembra stia trovando l’epilogo peggiore».
Aggiunge Bertoli: «Vogliamo evitare l’applicazione di contratti a cottimo o a rendimento: in un lavoro come quello non si può accettare un contratto che richiede di fare tot contatori al giorno con il rischio che la gente non sia a casa. Non è sostenibile». Per questo motivo Fi ha chiesto «la convocazione urgente di una commissione capigruppo alla presenza del sindaco e dei vertici Acegas perché gli impegni ed i proclami di due anni fa non restino lettera morta e soprattutto perché nessuno dei lavoratori perda il posto di lavoro». (g.tom.)
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