Bretella dei Feudi a fondo cieco Ma c’è chi la imbocca lo stesso

/ ROMANS

Per ora è soltanto un vicolo cieco e rimarrà tale fino a gennaio. Pur tuttavia sono molti gli automobilisti che dopo la sua parziale riapertura del 22 giugno, arrivando da Mariano del Friuli o dalla tangenziale esterna al paese, oppure uscendo dall’autostrada a Gradisca d’Isonzo, imboccano il raccordo stradale, bretella “Feudi”, lungo meno di un chilometro, al confine tra i comuni di Romans e Gradisca d’Isonzo. Lo fanno nonostante i segnali vietino il transito, sperando di trovare un varco attraverso il quale passare dalla strada regionale 305 Mariano-Udine, alla strada regionale 252 Gradisca-Palmanova. Una mossa per evitare la nascente rotatoria “Dandini” di Gradisca, che in questo periodo, a causa dei lavori, provoca delle lunghe file e fa perdere molto tempo a tutti gli automobilisti.

Purtroppo, però, coloro che sperano di bypassare la rotonda gradiscana attraverso il raccordo dei “Feudi”, non fanno altro che allungare il percorso. Alla fine del rettilineo, infatti, si trovano la strada sbarrata all’imbocco che porta sulla “252”, chiuso per i lavori di allargamento della carreggiata. A questo punto sono costretti a percorrere la rotonda dei Feudi e ritornare sulla regionale 305 per riprendere il tragitto iniziale.

L’accesso al raccordo dei Feudi, dalla rotonda di Mariano, è consentito solamente ai frontisti o per operazioni di carico e scarico nell’azienda vinicola “Puiatti”, alla fine del rettilineo. La riapertura completa del raccordo - come segnalato nei giorni scorsi - avverrà solo al termine dei lavori di allargamento dell’imbocco sul cavalcavia dei Feudi, sulla strada regionale 252.

L’intervento è stato assegnato alla ditta Adriacos srl di Latisana e avrà una durata di 196 giorni (calcolati a partire dal 23 giugno scorso), per una spesa di 330 mila euro, finanziata dalla Regione attraverso il Commissario delegato per l’emergenza della mobilità riguardante l’A4 (tratto Venezia – Trieste) e il raccordo autostradale Villesse-Gorizia.

Ricordiamo che la bretella dei “Feudi” venne aperta nell’agosto 2013, ma venne chiusa soltanto un paio di mesi dopo per l’inadeguatezza dell’imbocco. —

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