Cameriera delle Torri assassinata in Colombia
Freddata con due colpi di pistola in testa mentre stava baciando il compagno davanti a casa. È morta così Natalia Fernadez Gonzales, 28 anni, colombiana, da otto anni residente a Trieste in via Battera, cameriera del ristorante Dadaumpa, all'ultimo piano delle Torri d'Europa. L'omicidio è avvenuto a Sincelejo in Colombia, dove la ragazza si era recata assieme al compagno Joaquin Leonidas Betancourth per una breve vacanza

Freddata con due colpi di pistola in testa mentre stava per baciare il compagno davanti a casa. È morta così Natalia Fernandez Gonzales, 28 anni, colombiana, da otto anni residente a Trieste in via Battera, cameriera del ristorante Dadaumpa, all'ultimo piano delle Torri d'Europa.
L’omicidio è avvenuto a Sincelejo in Colombia, una località a circa cento chilometri da Cartagena, dove la ragazza si era recata assieme al compagno Joaquin Leonidas Betancourth per trascorrere una breve vacanza a casa della madre. La mattina del 22 aprile era uscita sotto il porticato. È stato proprio davanti alla porta della villetta della madre che Natalia è stata assassinata. Infatti - secondo la ricostruzione della polizia - la cameriera è stata attesa fuori dalla porta di casa da un killer che a bordo di una motocicletta le si è avvicinato, le ha puntato la pistola alla nuca e ha sparato. Poi è scappato.
La donna, che giaceva in una pozza di sangue, è stata immediatamente soccorsa dalla madre e dal compagno. Poi è stata trasportata da un’ambulanza nel vicino ospedale universitario Antonio Patricio de Alcalá di Sucres. Ma non c'è stato niente da fare. Perché uccidere una mamma di 28 anni? Le ipotesi avanzate dalla polizia locale di Sucre e riportate anche dai quotidiani "El Meridiano de Sucre" e "El Universal" indicano la pista di uno sgarro di vecchia data. Ritenuta attendibile è però anche la possibilità dello scambio di persona: Natalia Fernandez Gonzales potrebbe essere stata scambiata con un'altra ragazza. E per questo è stata assassinata al suo posto. Meno probabile - per la polizia - l'ipotesi della tentata rapina visto che nulla è stato sottratto né alla giovane, né al compagno che stava per partire a bordo del taxi, né in casa dei parenti della vittima.
Natalia e il suo compagno Villegas, residenti nel rione di Ponziana in via Battera 32 assieme a due figli, avevano programmato da tempo questo viaggio nel paese d'origine. Volevano finalmente far conoscere ai parenti la bambina nata, "la principessa" - come così la chiamavano i vicini di casa - frutto dalla loro unione avvenuta circa due anni fa. I nonni hanno accolto la piccola e per diversi giorni in quella casa in Colombia si è festeggiato. Mercoledì scorso, il 22 aprile, Natalia era uscita dalla casa di sua madre a Sincelejo per salutare il suo compagno che aveva deciso di rientrare anticipatamente in Italia lasciando la donna e la bambina ancora una decina di giorni con i parenti. Natalia e Joaquin non hanno fatto nemmeno in tempo a scambiarsi un bacio, un veloce abbraccio. Il killer si è avvicinato. Ha estratto la pistola e ha premuto il grilletto. La donna è caduta esanime sul pavimento del porticato. Una scena agghiacciante, tra urla e lamenti. E sangue dappertutto.
Il giorno dopo l'assassinio i giornali colombiani hanno dato ampio risalto alla notizia. Hanno titolato: «Ragazza residente in Italia assassinata»; «Donna a Sincelejo per vacanza uccisa da un sicario». A far giungere la notizia in Italia è stato lo stesso Joaquin Leonidas Betancourth Villegas. Sconvolto ha contattato un'amica di famiglia che in questi giorni ospita il figlio dodicenne di Natalia, nato da un precedente matrimonio. Ieri gli hanno detto che la mamma non c’è più. I funerali di Natalia Fernandez Gonzales sono avvenuti già la scorsa settimana. Il suo compagno rientrerà a Trieste con la figlioletta tra un paio di giorni.
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