Cantiere-fantasma in via Pola I lavori ripartono a settembre

Appaltati a una ditta di Seveso per 1,2 milioni: previsti 8 appartamenti Serafini: «In tutto l’Isontino interventi per altri 93 alloggi popolari»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 08.07.2013 Edificio ATER via Pola Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08.07.2013 Edificio ATER via Pola Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Era diventato un cantiere-fantasma. Tant’è che nel quartiere di Campagnuzza ci si domandava che fine avesse fatto l’intervento di trasformazione in alloggi popolari della vecchia caserma di via Pola. Stando alle previsioni, l’intervento si sarebbe dovuto concludere entro la primavera del... 2012: sul piatto 878 mila euro. «L’intervento - spiegano il presidente dell’Ater Serafini e il direttore Liberale - aveva già avuto inizio nel 2010 (contratto d’appalto stipulato nel novembre 2010) a seguito di gara d’appalto aggiudicata dall’impresa di costruzioni Staccone di Roma. Successivamente, in seguito ad una serie di imprevisti non dipendenti da Ater (la ditta ha abbandonato il cantiere), si è provveduto al riappalto dell’opera, aggiudicato a fronte di un’asta pubblica che ha visto l’adesione di 156 imprese all’impresa di costruzioni Edili Monieri Armando srl con sede in Seveso (Mb), per un ribasso del 15,192% sull’importo a base d’asta». L’importo di aggiudicazione? 1.259.278,65 euro, con una crescita esponenziale dei costi rispetto al 2010. «Esaurite le procedure amministrative di verifica a seguito dell’aggiudicazione dei lavori, entro questo mese avrà presumibilmente luogo la firma del contratto e, successivamente nel mese di settembre circa l’avvio effettivo del cantiere».

Ma la chiacchierata con Serafini e Liberale è utile anche per fare il punto sugli altri cantieri nell’Isontino che mettono “in palio” altri 93 alloggi popolari. Iniziamo dall’ex Inam di via Vittorio Veneto: un intervento da 39 alloggi di edilizia sovvenzionata («il cantiere più rilevante che abbiamo»). Entro l’anno i lavori dovrebbero essere conclusi e gli alloggi potrebbero essere disponibili all’utenza entro il primo semestre 2013. Un po’ di storia: l’edificio venne costruito nella metà degli anni 60 su progetto dello studio Calini-Montuori di Roma, ed è stato sede prima degli ambulatori Inam e successivamente degli uffici direzionali dell’Ass isontina. Sul finire degli anni Novanta, a seguito del manifestarsi di alcuni segni di degrado strutturale, l’edificio venne dismesso dall’Ass e nel 2002 venne acquistato dall’Ater. Il fabbricato presenta una superficie coperta di 1.190 metri quadrati ed un volume complessivo pari a 16.614 metri cubi, con un’area scoperta della superficie di 1.033 mq. L’edificio, oltre al piano scantinato, si sviluppa su 5 piani fuoriterra in corrispondenza dell’ala prospiciente via Vittorio Vento e di parte del corpo centrale verso via della Bona, e su quattro piani fuori terra in corrispondenza dell’ala ovest. Altro intervento atteso è quello in via Formica che prevede la realizzazione di 8 alloggi. I lavori sono iniziati a febbraio di quest’anno, sono in corso le opere di consolidamento strutturali, fine lavori entro la prossima estate. Altri 8 alloggi sono programmati in via Rabatta. «Restano da completare opere per 100.000 euro circa (fornitura e posa di serramenti ed ascensore, completamento di finiture impiantistiche)», spiegano i vertici dell’Ater.

Fuori Gorizia, molto problematici i lavori a Begliano (16 alloggi di edilizia sovvenzionata). «L’impresa appaltatrice è fallita ed è subentrata un’altra impresa. Realizzate le opere al grezzo fino al piano stradale, da iniziare installazione solai prefabbricati». Chiudiamo con i 12 alloggi di via Lavoret a Romans (lavori conclusi, richiesto il certificato di agibilità) e i 10 di Ronchi dei Legionari (lavori conclusi, in corso i collaudi).

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