Capo Promontore, segnalata una colonia di foche monache
Show con tanto di piroette, avvicinamenti agli esseri umani, evoluzioni elegantissime sulla punta Sud dell’Istria di un adulto maschio di foca monaca. Una specie che fino a poco tempo fa sembrava scomparsa da più di 35 anni

POLA Lo spettacolo è durato circa due ore e ha mandato in visibilio i componenti del drappello di amici, giunti da Trieste, Roma, Venezia e da varie parti della Croazia nella speranza di poter ammirare quell’abitante del mare così ombroso, sfuggente, ma dotato di un fascino speciale.
A Capo Promontore (Rt Kamenjak in croato), sulla punta Sud dell’Istria, un adulto maschio di foca monaca ha fatto un autentico show, con tanto di piroette, avvicinamenti agli esseri umani, evoluzioni elegantissime. Grazie alla giornata di sole, una decina di componenti del Gruppo internazionale per la tutela della foca monaca del Mediterraneo, hanno potuto assistere a una performance indimenticabile, che li ha ripagati di anni di lavoro e sacrifici con l’apparizione di un mammifero marino che, per quanto attiene alla Croazia, fino a poco tempo fa sembrava scomparso da più di 35 anni.
E invece la foca monaca (Monachus monachus) abita stabilmente le acque adriatiche e lo fa sia nelle acque istroquarnerine, sia nella Dalmazia Meridionale. La presidente del suddetto gruppo, la biologa Jasna Antolovic, nativa di Comisa (Isola di Lissa) ha assistito alla ”rappresentazione” di Capo Promontore, dicendosi felicissima: «È stata un’esperienza incredibile. L’esemplare ha giocato per due ore, avvicinandosi al nostro gruppo fino a un metro e mezzo di distanza e procurandoci emozioni molto forti. Sapevamo degli avvistamenti e per questo motivo avevamo piazzato la scorsa estate una telecamera in una grotta. Ma vedere dal vivo questo animale è stato unico. In queste acque vive una colonia composta da tre femmine, un cucciolo e il maschio visto a fine febbraio. Sembra che una delle femmine sia incinta ma non ne siamo ancora sicuri. La foca mediterranea ha bisogno di acque incontaminate e ricche di pesce, preferendo le aree tranquille e dove l’uomo non possa arrecarle fastidio». Sembrava che l’esemplare ucciso nel 1964 in Dalmazia fosse l’ultimo della specie ma per fortuna non è così. Proprio l’8 marzo dell’anno scorso un’esperta subacquea triestina, Marta Piccoli, aveva potuto nuotare per qualche minuto fianco a fianco con un esemplare femmina a Promontore. Ci sono poi conferme più che attendibili sull’esistenza di una seconda colonia nelle acque meridionali della Dalmazia. Quanto visto, fotografato e filmato a Capo Promontore ha creato i presupposti per depennare la foca monaca dalla lista degli animali estinti, compresa nel Libro rosso della Repubblica di Croazia. Il libro annovera le specie estinte o a rischio nel Paese, con la foca monaca che ora potrà invece essere inserita nel gruppo degli animali a rischio d’estinzione. Bisogna rilevare infine che questo mammifero è tutelato rigorosamente dalla legge sulla salvaguardia dell’ambiente. Uccidere una foca monaca comporta una pena pecuniaria di 100 mila kune, circa 13 mila e 770 euro.
(a.m.)
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