«Capodanno senza appeal»: subito bocciati i Finley

I nomi chiamati per animare la serata del 31 in piazza unità non convincono Gino d’Eliso: «Demenziale». Mike Sponza: «Gente sconosciuta, triestini ignorati»

Divampa la polemica attorno ai Finley, la band milanese punk-rock-pop, che salirà sul palco con il contributo comunale e della Fondazione CrTrieste (40 mila euro) e la collaborazione di Azalea Promotion, il 31 dicembre in piazza Unità. Con loro, nel programma confezionato per la serata, anche Selene (non la famosa conduttrice dell'Erotica di Bologna, ma una cantante udinese), che si esibirà con il suo gruppo di ballo e poi ancora il dj Mitch che dopo la mezzanotte intratterrà il pubblico festante.

Gli esperti del “settore” hanno censurato il programma e si sono chiesti dove è nata questa scelta insolita per un capodanno triestino.

«Scelta demenziale», dice perentorio il cantautore Gino D'Eliso che certo non ha bisogno di presentazioni e che da poco ha messo in piedi la Gino D'Eliso and Fabolous rockers boys («mai vista in città una band rock così forte») e glissa: «Nnon so chi abbia scelto il programma ma c'è un detto che calza bene: allo zotico piace l'esotico. In città abbiamo tanti talenti di tutto rispetto giovani e meno giovani».

Sulla stessa lunghezza d'onda e con qualche quesito (che verrà sottoposto oggi al sindaco Cosolini), e più di una perplessità Mike Sponza, bluesman, cantante e compositore da anni sulla scena musicale. «Intanto pubblico magro per i Finley un mese fa al Deposito Giordani di Pordenone: 140 i biglietti staccati per il concerto a 10 euro organizzato da Azalea Promotion», racconta Sponza.

«Al sindaco – invece spiega il cantante – chiederò innanzitutto la scelta di tipo artistico che non ha niente a che fare con una festa di Capodanno. I Finley hanno come target un pubblico giovane che a quell'ora dovrebbe essere già a casa con i genitori, mentre quelli dai 30 anni in su sono tagliati fuori».

Per Sponza si potevano ridurre le spese visto che si parla tanto di tagli e trovare altre soluzioni. Ma il quesito che rimane sospeso è: chi si è occupato di fare la scelta, la programmazione? «Il dj Mitch ad esempio è poco conosciuto a Trieste, mentre è più noto in regione» dice ancora Sponza.

«E la fantomatica cantante Selene con il suo gruppo di ballo? Sconosciuti. Quando in città abbiamo ballerini molto bravi. Insomma mi interrogo chi ha scelto e approvato il programma. Mi aspetto una risposta che faccia chiarezza sui criteri visto che il sindaco avrà pur lavorato con un team di persone».

Pare che siano arrivate diverse offerte anche di grandi nomi nazionali che poi siano state scartate, indica il bluesman: «L'evento di Capodanno, se fosse stato organizzato per tempo e non a dicembre (si doveva iniziare con la programmazione già a luglio), poteva diventare una serata importante e portare turisti in città. Come sempre chi gestisce queste cose non ha la capacità di gettare lo sguardo oltre i confini. E poi ci hanno detto che non c'erano soldi ma anche che si devono valorizzare le risorse locali che il sindaco o chi per lui conosce molto bene. Alla fine a salire sul palco non ci sarà però alcun gruppo triestino nonostante i numerosi complessi locali».

Ivana Gherbaz

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