Capodistria acquista il castello storico con vista sul golfo
CAPODISTRIA. Il Comune di Capodistria ha acquistato per 551mila euro il castello di Glem (Geme), nell’area di Maresego, a 12 chilometri dal centro cittadino. Il “maniero” - in effetti si tratta di una costruzione sorta laddove i veneziani avevano installato un punto di avvistamento - era finito all’asta dopo il fallimento dell’azienda Adria Domus che ne era proprietaria. Azienda che all’interno della torre, grazie anche al progetto del suo proprietario, l’architetto Viljem Šantavec, ha ricavato tre appartamenti tra loro collegati.
E, in effetti, l’architetto assieme alla moglie vive ancora nel castelletto. Il sindaco di Capodistria, Boris Popovi„, principale fautore dell’acquisto, ha sostenuto che gli era stato garantito che l’edificio fosse vuoto, ma «comunque - ha dichiarato il primo cittadino alle Primorske Novice - troveremo un accordo».
Nelle intenzioni del Comune capoluogo del Litorale, infatti, vi è la volontà di trasformare il “castello” in un luogo di attrazione turistica e di farne un luogo in cui ospitare eventi protocollari e ufficiali, vista anche la splendida vista panoramica che dalla torre si gode sul golfo di Pirano e su quello di Trieste. Popovi„ ha pensato anche di inserirlo nel “giro” delle crociere che annualmente attraccano al porto di Capodistria.
Quella dei castelli sembra, in effetti, un po’ una fissa del primo cittadino il quale più volte ha tentato di ottenere il “controllo” anche del ben più famoso castello di San Servolo; ma, almeno per ora, il ministero della Cultura della Slovenia non è affatto intenzionato a vendere il prezioso immobile, anche se il Comune di Capodistria si era impegnato al suo restauro e alla sua valorizzazione turistico-culturale.
«Credo proprio che al nostro Comune mancasse una simile location - ha affermato ancora Popovi„ in merito al castello di Glem - dove poter organizzare degustazioni di vini o di olio d’oliva, installandovi un piccolo ristorante per le grandi occasioni, ma anche celebrare i matrimoni, ospitare mostre e gli ospiti delle navi bianche che attraccano in porto». Popovi„ ha aggiunto anche di non aver ancora rinunciato al progetto di gestire anche il castello di San Servolo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








