Cartelli bilingui, il dibattito corre sul web

TRIESTE. Il caso della nuova cartellonistica bilingue apparsa a san Giovanni di Duino e segnalata ieri dal Piccolo ha suscitato un vivace dibattito: ieri, in poche ore, si sono registrati oltre un...
Lasorte Trieste 02/04/12 - Cartelli Stradali Bilingui, S.Giovanni di Duino
Lasorte Trieste 02/04/12 - Cartelli Stradali Bilingui, S.Giovanni di Duino

TRIESTE. Il caso della nuova cartellonistica bilingue apparsa a san Giovanni di Duino e segnalata ieri dal Piccolo ha suscitato un vivace dibattito: ieri, in poche ore, si sono registrati oltre un centinaio di contatti sul sito del giornale. Dibattito a tratti anche acceso, con un botta-e-risposta fra chi interveniva, ma sempre dentro i binari di un confronto civile, peraltro. Ovviamente come spesso in questi casi gli interventi si possono catalogare sottto diverse “bandiere”. Ci sono i “pro”, come pure i “contro”, e non mancano i distinguo con dotte citazioni storiche e lessicali.

Leggendo sul web si trovano i commenti più disparati. C’è chi riporta in auge la saggezza dell'impero asburgico, chi la intende come una manomissione della facile comprensione orientativa, chi si dilunga invece in discorsi volti alla tutela di minoranze e bilinguismo, o chi ancora, come “maxts74”, più semplicemente liquida il tutto con un «...trovo assurdo che si spendano soldi pubblici per queste ca...te». Il provvedimento, piaccia o no, (come ricordava l’articolo) è l'esecuzione pratica della legge 38 del 23 febbraio 2001 e quindi la prova concreta che «...finalmente le leggi, seppur a singhiozzo, iniziano ad esser rispettate» ravvisa “Krashevec”, evidentemente favorevole.

«Misura, ci vuole la giusta misura nel saper cogliere e interpretare provvedimenti di questo genere che non stravolgono, o almeno non è questo il loro obiettivo, la solidità etica dei residenti del comune di Duino, dei triestini, degli sloveni e di tutti gli abitanti del territorio Veneto-Giuliano. Ottemperare catastrofizzando dei provvedimenti per così dire innocui, insinuando, attraverso voli pindarici, una cospirazione politica, è il risultato di una riflessione quantomeno azzardata e miope», scrive un altro. Soprattutto se si considera che «...l'Italia è un'espressione geografica storicamente composta da genti diverse, parlate diverse, usi e costumi diversi» come ci tiene a ricordare “Itsnotfinger”.

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