Casa Versa ospita la mostra sulla guerra di Valentinuz

ROMANS. Nel 2014 si celebrerà il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, ampiamente combattuta anche in questa nostra zona ed in particolar modo sul Carso. In tale contesto fervono le...

ROMANS. Nel 2014 si celebrerà il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, ampiamente combattuta anche in questa nostra zona ed in particolar modo sul Carso. In tale contesto fervono le iniziative che fin da quest’anno, a livello provinciale, vengono proposte per mantenere vivo un patrimonio di memoria collettivo, rivisitando quei luoghi così duramente toccati dalla storia. Luoghi che ci parlano attraverso i loro elementi costitutivi: le case e gli alberi, ma soprattutto le pietre, che ci raccontano un passato di sofferenza e di morte, ma non soltanto. Attorno a questo tema, dunque, ruotano molte iniziative, che la Provincia di Gorizia ha voluto raccogliere e coordinare attraverso il progetto allargato a molte associazioni ed enti, denominato “Carso 2014+”. Una di queste iniziative troverà spazio anche nella “Casa Versa 1834”, a Versa di Romans d'Isonzo, dove domani alle 18 verrà inaugurata la mostra dell'artista locale Enzo Valentinuz, dal titolo “diVersaMente ricorArti”. La rassegna è stata coordinata dall’associazione “Lapis” e realizzata grazie al contributo del Comune di Romans, della Bcc di Staranzano e Villesse, del Circolo dei Laghetti di Villesse e della Regione FVG, con la collaborazione della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia. Particolarmente significativa appare la scelta della sede espositiva della Casa Versa, oggi incantevole agriturismo, ma che nel corso della prima guerra mondiale ha ospitato il soggiorno del poeta-soldato Giuseppe Ungaretti. La mostra si collega all’arrivo (o ritorno) dall’Ungheria a San Martino del Carso dell’Albero isolato, fonte di ispirazione per Giuseppe Ungaretti. Non a caso è stata scelta Casa Versa come sede della rassegna. E proprio attraverso l’elemento che più caratterizza il Carso, la sua roccia - si legge nel catalogo che accompagna la mostra - , Enzo Valentinuz, proponendo le sue composizioni di pietra, accompagna il visitatore in un viaggio ideale che, partendo dalle trincee e dal filo spinato che ricordano quei tragici eventi, approda alla scoperta di una rinata speranza rappresentata da un’allegria cromatica che in qualche modo ispira sentimenti positivi. La mostra, verrà introdotta da Alessia Tortolo, rimarrà aperta fino al 29 aprile dalle 17 alle 22, escluso martedì e mercoledì. Info: 328/1474727, enzovalentinuz@libero.it.(e.c.)

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