Casotto: «Il lavoro in cantiere c’è ma non assumono i nostri disoccupati»

«C’è il dubbio che si preferiscano lavoratori più malleabili» In 400 senza occupazione tra i quali un centinaio ex Eaton
Bumbaca Gorizia 28.05.2018 Prefettura firma accordo Fedriga Cisint sindacati su lavoratori in crisiurbani © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28.05.2018 Prefettura firma accordo Fedriga Cisint sindacati su lavoratori in crisiurbani © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



Sono sulle spine gli ex lavoratori in attesa del ricollocamento nell’ambito del protocollo siglato in Prefettura. L’unica certezza è che l’accordo è stato procrastinato fino a dicembre. I sindacati chiederanno un confronto urgente con i partner dell’intesa, «per capire come stanno le cose». Un nuovo tavolo. Cgil, Cisl e Uil vogliono andare fino in fondo. «Il lavoro nel cantiere navale c’è, ci sorge il dubbio che nell’indotto possa essere preferito un certo tipo di maestranze, più “malleabili”», ha sottolineato il segretario provinciale della Cgil, Thomas Casotto, mercoledì, durante un nuovo incontro con i lavoratori. «Ormai siamo a giugno e bisogna capire cosa succede. Diversamente intendiamo farci sentire, attraverso modalità più forti ed esplicite. Dobbiamo pretendere che il protocollo funzioni, anche arrivando ad un confronto con Confindustria regionale, fino al Ministero». I dati a disposizione dei sindacati, forniti mercoledì davanti ad una folta platea di operai usciti dal processo produttivo, tra cui gli ex dipendenti di Eaton, sono stati ritenuti insufficienti rispetto all’obiettivo dell’intesa, quello di raggiungere un assorbimento pari ad un’aliquota del 5% dell’indotto presente nel settore della navalmeccanica, circa 400 addetti.

Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato l’incontro per fare il punto della situazione, a Marina Lepanto. Il clima rimane la preoccupazione di non sapere come muoversi all’interno di un percorso almeno finora «poco fattibile». Troppa incertezza. «Stiamo perdendo tempo e noi non abbiamo tempo», è stato fatto notare dai lavoratori in regime di Naspi, l’indennità di disoccupazione. Casotto, presente anche a nome di Cisl e Uil, alle prese con impegni improvvisi, ha “serrato le fila”. «Non siamo soddisfatti di come procede l’applicazione del protocollo – ha sottolineato –. C’è poca concretezza rispetto agli impegni assunti dalle istituzioni, Regione e Comune, nonchè Confindustria, che vanno rispettati. Certo, è un processo complicato, il progetto messo in campo è importante e può diventare un modello per il nostro territorio, rappresenta l’alternativa all’uscita dall’intesa. Tuttavia, i risultati sono insufficienti. Vogliamo capire come stanno effettivamente le cose», ha aggiunto. Casotto ha fornito i dati, aggiornati al 13 maggio, relativi agli ex lavoratori Eaton. Sono 128 le persone che hanno avuto accesso ai colloqui o hanno preparato i curricola avvalendosi dei Centri per l’impiego. Su 84 colloqui tra Fincantieri e le imprese d’appalto, 33 avranno accesso al secondo colloquio, mentre 51 non sono stati reputati idonei. I disoccupati sono un centinaio. Sono 23 le assunzioni a tempo indeterminato e 29 quelle a tempo determinato. Le iscrizioni al progetto regionale Pipol sono 38, di cui 25 hanno completato la formazione. Sono stati 5 i pensionamenti. Non basta. «Se c’è lavoro e ci sono gli sgravi fiscali regionali a disposizione delle imprese, il quadro che ne esce fa pensare che c’è qualcosa che non va», ha osservato Casotto. Sul tappeto anche i corsi di formazione: i lavoratori hanno ribadito che ad oggi quelli che hanno seguito «sono inutili. Non abbiamo un mestiere in mano, bisogna anche provare in fabbrica». Difficoltà poi con i Centri per l’impiego, è stato rimarcato. Casotto ha ribadito: «Non vogliamo arrivare a ottobre senza il nulla di fatto. Chiederemo conto sul rispetto degli impegni».—



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