Cbm, attesi i fondi da Roma In bilico i prossimi stipendi

Pedicchio: il Centro non ha stanziamenti ordinari ma lavora su progetti, difficoltà per i pagamenti ritardati. Consiglio di amministrazione, si scende a tre membri
Di Matteo Unterweger

Via libera dall’assemblea dei soci del Cbm alla riduzione del numero di componenti del consiglio di amministrazione, con l’adozione del modello di vertice a tre sole unità già adottato negli enti di ricerca vigilati dal Miur. La modifica diverrà operativa con la designazione del prossimo cda. Congelate invece tutte le altre questioni: dall’analisi delle richieste di ingresso come soci nel Centro di biomedicina molecolare di Confindustria, Ogs ed Euroclone alla discussione sui nomi per le nuove nomine in cda. Rinviata anche l’approvazione del bilancio 2011 (che presenta un risultato negativo di 283mila euro), a causa dell’incertezza sui tempi di erogazione di contributi ministeriali particolarmente importanti per il prosieguo dell’attività del Cbm.

La situazione finanziaria rischia in effetti di provocare uno squilibrio di gestione nella società consortile. In particolare c’è un finanziamento del Miur che si fa attendere: «Riguarda il progetto Piattaforme (i cui contenuti illustriamo qui a fianco, ndr) - spiega la presidente del Cbm Maria Cristina Pedicchio -, approvato dal Miur dopo attento e lungo processo di valutazione da parte di esperti scientifici e finanziari durato quasi due anni. Siamo in attesa del pagamento delle attività fin qui svolte e che Cbm ha in gran parte anticipato, con 700mila euro circa per un anno di attività». L’assemblea dei soci ha così deciso di non affrontare il tema bilancio: «Se dal ministero non dovessero arrivare a breve questi soldi, fra un paio di mesi, in estate, rischieremmo di non poter pagare gli stipendi». I dipendenti della società sono una quarantina. «Il Cbm - aggiunge Pedicchio - non ha fondi ordinari di supporto ma lavora solo a progetti. Peraltro, viviamo un periodo in cui la crisi è diffusa, il che preoccupa ancora di più». La numero uno del consorzio, però, non drammatizza: «Il Miur sta dedicando grande attenzione alla nostra situazione e auspichiamo quindi che la questione si possa risolvere a breve. Purtroppo, non avendo un capitale proprio e senza una garanzia da parte dei soci di Cbm è evidente che qualsiasi prolungato ritardo nell’erogazione dei fondi di progetti già acquisiti provochi uno squilibrio. Pare comunque che l’iter burocratico - conclude Pedicchio - abbia raggiunto la sua fase conclusiva». Nell’attuale cda (in scadenza) di Cbm siede peraltro un rappresentante del ministero, Fabrizio Cobis, presenza che può essere considerata “di garanzia” sul sostegno del Miur.

Pochi giorni prima dell’assemblea, l’Area di ricerca (socio di maggioranza del Cbm) aveva indicato in una nota il rinvio dell’«approvazione del bilancio consuntivo 2011 del Cbm in quanto non accompagnato dalla necessaria relazione del revisore. Area propone di affiancare alla presentazione del bilancio un Piano di intervento a un anno, al fine di dare ai soci del Cbm adeguate prospettive di sostenibilità a breve e medio termine delle prossime attività, anche attraverso una riduzione dei costi di gestione». Definita da Area anche l’intenzione di attenersi alle indicazioni del ministro Francesco Profumo per la designazione dei candidati negli organi di governo di società, consorzi ed enti partecipati, ricorrendo quindi pure per il cda di Cbm a «un avviso pubblico aperto». A riguardo, Pedicchio ha rinnovato «l’auspicio di tutto il cda uscente affinché l’assemblea possa il prima possibile, speriamo nell’arco di un mese, nominare i nuovi vertici al fine di garantire continuità di gestione per le attività».

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