C’è il bando per gli alloggi Ater di Gradisca

GRADISCA. Dieci anni di attesa per una decina di appartamenti al massimo. A voler vedere il bicchiere mezzo vuoto, le cifre del nuovo bando Ater a Gradisca- il primo dal 2008 ad oggi - non sono propriamente da capogiro. Eppure si tratta di un segnale importante, un primo passo: la “priorità assoluta” - per usare le parole del sindaco Linda Tomasinsig - era ed è soprattutto fotografare la realtà esistente, l’effettivo fabbisogno del 2018. Il concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata è stato ufficialmente pubblicato sugli organi di rappresentanza istituzionale della municipalità e dell’Ater. Le domande per il bando di gara, redatte su apposito modulo fornito dall’Ater, da ritirarsi anche in Comune o all’Uti, oppure scaricabili dal sito www.gorizia.aterfvg.it, devono essere consegnate alla stessa Ater di Gorizia, entro le 12 del 27 aprile. Fra i requisiti necessari per presentare domanda: l’essere cittadini italiani, cittadini di Stati appartenenti all’Ue regolarmente soggiornanti in Italia, essere stranieri titolari di permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo o titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno, essere anagraficamente residenti nel territorio regionale continuativamente da almeno 24 mesi. Per arrivare a questo traguardo ci sono voluti, come detto, dieci anni. Nell’ultimo biennio la luce in fondo al tunnel pareva non arrivare mai. A metterci lo zampino era stata soprattutto la normativa regionale sul cosiddetto “nuovo Isee”, che ha sostituito la dichiarazione dei redditi come una delle attestazioni necessarie per i nuovi bandi. Così, le gare di Gorizia e Monfalcone, che erano attese nei mesi scorsi e hanno la priorità rispetto a Gradisca, erano slittate ulteriormente. Di conseguenza, come in un effetto domino, anche per gli altri centri isontini c’è stato da attendere. Una decina, come detto, gli alloggi Ater che rientreranno in circolo. Nel 2008 a Gradisca le persone in lista d’attesa erano 73. Da quanto emergerà dal bando 2018 dal Comune partiranno altre riflessioni. «Quanto alla politica abitativa abbiamo, infatti, assieme alla Regione, anche un altro ambizioso progetto. Quello di sbloccare la situazione della Toti Bergamas. Inizialmente la chiave è la nostra volontà di realizzarvi la nuova scuola primaria - ha rivelato il sindaco - ma quello è solo un primo passo. Una variante urbanistica prevede da tempo anche la realizzazione di nuovi alloggi per l'edilizia convenzionata nell’ex caserma».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








