C'è vita a Trieste - "Al mattino orecchini e rossetto per inventarsi una vita nuova in attesa che la vecchia rinasca"

C'è vita a Trieste, nonostante le restrizioni imposte dalle norme per contenere la diffusione del coronavirus, che stanno cambiando la vita di tutti noi. Ecco chi ha voluto raccontare la propria esperienza, il proprio quotidiano della quarantena nelle giornate da "zona rossa". QUI TUTTE LE ALTRE PAGINE DEL DIARIO e QUI IL LINK CHE VI SPIEGA COME FARE PER MANDARCI I VOSTRI TESTI
Foto BRUNI Trieste 21.03.2020 Emergenza Corona virus:Barcola deserta
Foto BRUNI Trieste 21.03.2020 Emergenza Corona virus:Barcola deserta

GIORNO 12 - 22 MARZO

Buongiorno a voi tutti. Oppure buonasera. A seconda dei casi. Io mi chiamo Alessandro e sono un ragazzo disabile, ho 35 anni e un invalidità civile sulle spalle. Vivo in Friuli, precisamente a Udine. Mi piace molto Trieste e ci sono stato varie volte. Questi giorni è tutto così strano e atipico almeno ai miei occhi. Mi sento smarrito e allo stesso tempo però sto dentro casa. Questo stato di "poco movimento"...mi fa avvertire sensazioni di fastidio e di paura. Il non sentirsi completamente liberi al 100% soprattutto appunto nel muoversi, negli spostamenti. Eppure avverto nell'aria un vento forte che porta via con sé un silenzio assordante e assoluto. Le strade quasi totalmente deserte e il tempo che sembra infinito e pare essersi paralizzato o comunque fermato. A volte il vociare degli appartamenti vicini mi fa compagnia e mi mette quasi gioia. Significa che comunque si continua a vivere e ad aspettare che qualcosa magari cambi. E non accendo la televisione, non mi va. Tanto ripete sempre le stesse informazioni (o quasi). E allora leggo, un po' di tutto...romanzi, novelle, giornali, periodici come il Vostro e tanto altro ancora. E mi perdo tra quelle righe a volte nuove e a volte invece sono lette e rilette e poi mi faccio un altro caffè e spero guardando da dietro la finestra in cucina che quelle bandiere italiane e talvolta friulane in balia del vento forte di questi giorni tengano conto del nostro amore che noi Italiani nutriamo per questo Bel Paese.  Un abbraccio grande per ora purtroppo solamente virtuale. Da Udine.

Alessandro D'Occhio

 

È un bollettino di guerra ormai a Cremona. La lista si allunga ogni giorno di più. “ Ricordi la mamma di......., ricordi sai Matteo ......, ricordi lo zio di ......, ricordi la cognata di....., i suoceri di ......sono deceduti l’altro ieri a un giorno di distanza uno dall’altro. È un tam tam continuo dalle amiche e da mio figlio. Poi qualcuno , anzi parecchi guariscono. Ti ricordi il papà di....., è uscito dall’ospedale sai, sta bene , dice di essere rinato ad una seconda vita. Anche Nella sta meglio. Ci sentiamo su whatsapp ora. Ha gradito molto il video coi versi degli uccellini che mi hai mandato. Anche il nostro vescovo è guarito ed è già uscito dall’ospedale tessendo le lodi dei medici e infermieri. Da una settimana pure un mio caro cugino, mio santolo di battesimo, è in terapia intensiva. Comprendo l’angoscia di mia cugina che non può più vedere il marito , che è la’ da solo...... tutti i giorni ci sentiamo per un po’ di conforto. Da ultimo stamattina, Gianluca, grande amico, in trincea da un mese. Mi ha ringraziato qualche giorno fa , quando gli ho detto che l’avevo sempre presente nelle mie preghiere. È positivo, a casa in quarantena , separato dal resto della famiglia , ora pure in quarantena. “ in quanti l’hanno già sperimentato ! “ dice. Pur rallentando i ritmi , continuerà a lavorare da casa. “ Bisogna avere speranza, forza e coraggio. Uniti, insieme, rispettando le misure che potrebbero anche diventare più restrittive, riusciremo a farcela! “ Caro Gianluca, resisti e guarisci ! Cremona ha bisogno di te! E NOI INTANTO RESTIAMO A CASA !!!!!!!

Cesarina Gigni

 

Buona domenica! Peccato solamente che questa mattina, poco dopo le 6, i triestini si siano risvegliati con delle scosse telluriche fonte di ulteriore agitazione. Non ci è voluto molto per accertarne l'origine: l'epicentro del terremoto - di magnitudo superiore ai 5 gradi - era localizzato nella capitale della vicina Croazia, Zagabria. Piove sul bagnato. Noi ancora sotto le coperte, Cuoricino, Lilly ed io non ci siamo perduti d'animo, e come facciamo tutte le mattine da un po' di tempo a questa parte, tenendoci per mano (e per zampa) insieme abbiamo recitato la preghiera rivolta al nostro angelo custode: "Anima mia avvolgimi nella tua aura e donami qualche briciola della tua sapienza e del tuo amore, così che io possa continuare a nuotare pacificato e fiducioso nel mare delle mie apparenti avversità. Fammi apprezzare tutto ciò che attiro; e comunque grazie, tre volte grazie, grazie. " Questa sera, prima del sonno, ci addormenteremo con una ultima dichiarazione di ringraziamento per la giornata trascorsa. Anche perché il numero dei contagiati e dei deceduti in Italia di oggi è risultato inferiore a quello di ieri. Incrociamo tutti insieme le dita. Nella notte, fuori dalla finestra, soffia la bora.

Alessandro Paronuzzi  

 

La mia quarantena comincia ai primi di gennaio rimanendo confinata a casa in attesa che mi chiamassero per fare un piccolo intervento, questo perché soffro d'asma e dovevo cautelarmi di non prendermi ( ironia della sorte) una qualche influenza. La data di è prolungata fino al 18 di febbraio,12 giorni post operazione e mi sono trovata con tutto questo pandemonio. Credo comprendiate quanto posso essere stressata per tutta questa mancanza di libertà. Non sono giovane (a breve farò 73 anni ) anche se tallvolta me ne dimentico, voglio comunque dare una certa normalità alla quotidianità mia e di mio marito. Al mattino mi alzo mi sistemo come faccio sempre e non dimentico mai di mettermi gli orecchini e un po' di rossetto. Al mattino alle 10 faccio ginnastica attraverso un sito della TV, leggo faccio cruciverba cucino (sono sempre stata bravina) ma soprattutto riciclo tutto del cibo, cosa che non avevo mai fatto perché questo mi permette di fare durare il cibo più a lungo ed evitare di uscire. Insomma cerco di inventarmi una nuova vita in attesa che la vecchia rinasca. Un abbraccio di ❤️ a tutti.

Gabriella Crevatin

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