Cent’anni fa nasceva Mitchum, l’omaggio
Nel centenario della nascita di Robert Mitchum, nell’ambito della rassegna “Ariston Estate” organizzata dalla Cappella Underground, oggi alle 18.30 e alle 21 sarà proiettato in edizione restaurata un...
Nel centenario della nascita di Robert Mitchum, nell’ambito della rassegna “Ariston Estate” organizzata dalla Cappella Underground, oggi alle 18.30 e alle 21 sarà proiettato in edizione restaurata un classico intramontabile del cinema americano, il noir “La morte corre sul fiume” (1955, versione originale sottotitolata): unica regia di Charles Laughton, il film ha per protagonista Robert Mitchum in una delle sue interpretazioni più memorabili, quella dell’ambiguo predicatore Harry Powell rimasto nell’immaginario cinematografico (e non solo) anche per i celebri tatuaggi “Love/Hate” impressi sulle nocche delle mani. Ed è a tutti gli effetti un film fatto di contrapposizioni: amore e odio, bene e male, fiaba e thriller, bianco e nero, luci e ombre, infanzia innocente e crudeltà adulta. Un capolavoro senza tempo, una delle massime espressioni di quell’american gothic che accomuna il film di Laughton a scrittori come Cormac McCarthy e Flannery O’Connor e alla musica di un’icona dark come Nick Cave. Mitchum, considerato dall’American Film Institute come uno dei 50 più maggiori interpreti americani di tutti i tempi, è stato protagonista di oltre 100 film e serie tv; tra i suoi film più memorabili spiccano i noir “Le catene della colpa”, “La morte corre sul fiume”, “Il promontorio della paura” e i western “La magnifica preda”, “Il temerario”, “El Dorado”.
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