Ceretta: «Troppi i 30mila euro all’anno per i nonni-vigile»

L’assessore comunale all’Istruzione Silvana Romano ha inviato una lettera urgente ai dirigenti scolastici di Gorizia per avvisarli che oggi e «ad oltranza» i nonni-vigile non garantiranno il loro quotidiano servizio davanti alle scuole. Saranno i vigili urbani ad orchestrare il traffico e ad aiutare i bambini ad attraversare le strade all’entrata e all’uscita dalle lezioni. Tutto ciò in attesa che si trovi un accordo con i volontari della sicurezza, amareggiati per essersi visti respingere la proposta di convenzione e anche per non essere stati ricevuti in municipio per il tradizionale scambio degli auguri.
Ma perché l’amministrazione comunale non ha sottoscritto la convenzione? Alla fine, si casca sempre là. I motivi sono economici. L’assessore alla Polizia municipale Stefano Ceretta non lo nasconde. «Mi dispiace per quanto accaduto ma con i nonni-vigile ero stato molto chiaro. Il servizio - spiega Ceretta - è indubbiamente importante perché solleva la Polizia municipale dall’impellenza di essere presente all’esterno delle scuole. Vero è anche che il periodo attuale è molto difficile, la crisi è pesante e gli oltre 30mila euro per i rimborsi spese dei nonni sono un’uscita considerevole. L’intenzione dell’amministrazione comunale è di continuare questo rapporto ma, in questo momento, non siamo in grado di sapere quanti soldi avremo a disposizione per tale tipo di servizio. Per questo, avevo chiesto ai nonni-vigile un po’ di pazienza: sarebbe stato meglio che continuassero a dialogare al Comune senza coinvolgere la stampa. Ma ormai le cose sono fatte». Quanto all’appuntamento (mancato) dello scambio degli auguri, Ceretta specifica: «Francamente non sapevo che c’era questa usanza. Sono assessore alla Polizia municipale da pochi mesi e lo ignoravo. È stata una dimenticanza assolutamente non voluta».
Sull’argomento interviene anche l’assessore Silvana Romano. «Dicono che il Comune è rimasto in silenzio? Non è vero. È stata proprio la sottoscritta a contattarli e a tranquillizzarli, dicendo che entro gennaio avremmo risolto il problema». Che il problema sia di natura economica lo conferma anche la stessa Romano. «Intendiamoci: se questo servizio veniva garantito gratuitamente, non c’erano problemi di sorta. Tutto sarebbe andato avanti senza intoppi di sorta. Visto che vengono richiesti rimborsi spese, la situazione - scandisce l’assessore comunale - è completamente diversa. Dovremo dare vita a una sorta di gara d’appalto per il servizio e ciò richiede tempo. Ad ogni modo, la volontà è assolutamente quella di ricucire i rapporti con i nonni-vigile di cui riconosciamo l’importante funzione».
Sempre che, aggiungiamo noi, in questa ipotetica gara d’appalto non intervenga qualche altro corpo di volontari che offrano le loro prestazioni gratuitamente o con rimborsi spese più “magri” rispetto a quelli richiesti dai nonni-vigile.
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