Cervignano, un regolamento contro rumori e schiamazzi

Sarà predisposto entro l’estate. L’assessore Snidero: «Non è una catena di forza, ma solo un aiuto per vivere meglio». Nel mirino pure l’uso dei tagliaerba
Di Elisa Michellut
Bumbaca Gorizia 11/05/08 Schiamazzi locali sabato sera - Foto di Valentina Balbi
Bumbaca Gorizia 11/05/08 Schiamazzi locali sabato sera - Foto di Valentina Balbi

CERVIGNANO. Entro l’estate sarà predisposto un apposito regolamento comunale per ridurre l’inquinamento acustico nel capoluogo della Bassa. Il documento, spiega l’amministrazione, sarà redatto dopo l’approvazione del nuovo piano acustico comunale, nel prossimo consiglio, e servirà a regolamentare tutte le attività che si svolgeranno all’interno del territorio (dalle manifestazioni alle semplici attività quotidiane come, per esempio, tagliare l’erba o utilizzare macchinari particolarmente rumorosi. Ovviamente da evitare gli schiamazzi).

Il regolamento stabilirà le fasce orarie in cui dovrà essere rispettata e garantita la riduzione di ogni tipo di rumore “molesto” nell’interesse dei residenti. In caso di mancato rispetto scatteranno le sanzioni. «Questo regolamento – assicura l’assessore comunale all’ambiente, Ivan Snidero – non vuole essere una catena di forza per i cittadini, ma solo un aiuto per vivere meglio. E’ un modo concreto per calare nella realtà locale la normativa generale».

Il rispetto degli orari contenuti nel regolamento dipenderanno dalla stagionalità e anche dalla «straordinarietà degli eventi». «Ci saranno alcune fasce orarie – chiarisce Snidero – in cui sarà necessario ridurre al minimo i rumori. Saranno attuate azioni specifiche in questo senso. Nei prossimi giorni, la commissione urbanistica e ambiente prenderà in esame il piano di zonizzazione acustica, strumento urbanistico che permetterà di definire nel dettaglio le zone da tutelare per quanto riguarda l’inquinamento acustico. E’ uno strumento previsto per legge che il Comune ha proposto già alcuni anni fa. E’ stato uno dei primi ad attivarlo. I tecnici, in regione, hanno utilizzato il nostro standard per applicare il piano agli altri Comuni. Esiste già una normativa nazionale ma ai Comuni, come è noto, viene data la possibilità di creare un regolamento per individuare le zone in cui è necessario diminuire i rumori».

Aggiunge Snidero: «Saranno sei, in tutto, le aree più protette: casa di riposo, scuole, biblioteche e luoghi in cui si studia o si deve tutelare il lavoro intellettuale. E’ un tema che riguarda l’urbanistica e l’ambiente pertanto sarà portato avanti dai due assessorati. Dovrà ottenere anche il parere favorevole dell’Arpa e poi potrà essere adottato in consiglio comunale». Il sindaco Savino aggiunge: «Ci auguriamo che grazie a questo strumento normativo ci sia la possibilità di regolamentare in modo più puntuale le situazioni che danno origine a disagio da parte dei cittadini. Per questo motivo il documento è stato calato nella realtà locale».

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