Chiude anche il “Salone Dino” barberia dall’atmosfera antica

Marco Bisiach

Nella sua bottega si è sempre respirato un qualcosa di magico. Atmosfere e profumi che sapevano di tradizione e d’antico, dove il termine si contrappone al moderno così spesso privo d’emozione. Il tempo, ormai, va coniugato al passato, perché quella “bottega”, l’Antica Barberia Salone Dino” di via Brigata Casale 5, abbassa la serranda per sempre dalla fine di questo 2020 così tormentato.

Per il suo storico titolare, Leopoldo Pettarin, classe 1954 che tutti conoscono però più semplicemente proprio come “Dino”, è arrivato il tempo della meritata pensione, con la decisione di riporre pettine e rasoio, schiuma e pennello, inevitabilmente un po’ sofferta, ma spinta anche dai tempi amari che corrono. Tempi e situazioni che non hanno certo fiaccato una passione purissima per il mestiere, quella di Leopoldo, ma che hanno suggerito che sì, forse era davvero il momento di fermarsi. «La speranza adesso è che la sua figura possa lasciare una bella impronta di questo antico mestiere che piano piano sta scomparendo – dicono con affetto i figli Giulia e Alberto rivolgendosi indirettamente al padre in questa fine d’anno sicuramente diversa dal solito per tutta la famiglia Pettarin –, e che la sua bottega rimanga sempre un posto magico come lo è stato per noi, che fin da piccoli trascorrevamo ore e ore a guardarlo, mentre tagliava i capelli ai suoi clienti».

Di capelli (e di barbe) Leopoldo del resto ne ha tagliati davvero tanti, tantissimi, fin da quel lontano maggio del 1969 in cui, ad appena 15 anni, aveva iniziato come apprendista nel salone di barbiere di Massimo Umek, quello che poi ha sempre ricordato come il suo “maestro”. Nel 1972 la fine dell’apprendistato, poi nel 1977 – ancor prima della conquista del diploma all’accademia nazionale di acconciatori maschili di Trieste, arrivata nel 1979 – l’apertura dell’Antica Barberia in via Brigata Casale, là dove fin dagli anni Venti del secolo scorso esisteva già un barbiere. Sulla sua sedia Leopoldo-Dino ha fatto sedere generazioni di goriziani, noti e meno noti, e tra questi anche l’ex sindaco Ettore Romoli, che era uno dei clienti abituali del barbiere. Lo aveva confidato al Piccolo lo stesso Pettarin, quando raccontammo la sua storia solo qualche anno fa in occasione dell’assegnazione all’Antica Barberia della targa di “Locale storico”. Un riconoscimento meritato per un’attività di quelle che inevitabilmente stanno via via sparendo un po’ ovunque, a fronte dell’avanzare delle nuove mode e delle nuove abitudini della gente. «Papà ha praticato questo lavoro con grande passione e dedizione, non è stato facile per lui prendere la decisione di chiudere i battenti – racconta ancora la figlia Giulia, con giustificato orgoglio –. È stato per decenni un punto di riferimento per tante persone, che si fermavano da lui anche semplicemente per scambiare qualche parola». Per quelle ci saranno ancora tante occasioni, pur se, magari, con un pizzico di malinconia per quella serranda abbassata in via Brigata Casale, là dove si respirava la magia di un tempo andato. –

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