Ciak con il “botto” per il tram di Opicina

In piazza Dalmazia le riprese della fiction “La verità di Anna”. Paura per lo scontro con un’auto non previsto dal copione
Di Luca Saviano
Silvano Trieste 12/03/2016 Piazza Oberdan, le riprese per la fiction della Rai, con il tram di Opicina
Silvano Trieste 12/03/2016 Piazza Oberdan, le riprese per la fiction della Rai, con il tram di Opicina

Il tram de Opcina, romantico protagonista della viabilità cittadina, per un giorno è uscito dai clichè che lo vedono sferragliare lento e sonnacchioso verso l’altipiano carsico, divenendo primo attore di uno sceneggiato dalle forti tinte gialle che andrà in onda sul piccolo schermo. “La verità di Anna”, questo il titolo della fiction, è sbarcata in città alla fine del mese di febbraio. Scritta da Carlo Lucarelli e diretta da Carmine Elia, è completamente ambientata a Trieste e impegnerà una troupe di una sessantina di persone, metà delle quali ingaggiate direttamente in città, fino ai primi giorni di luglio.

La scena che è stata girata ieri fra piazza Oberdan e piazza Dalmazia fa parte della prima delle dodici puntate che verranno trasmesse in prima serata dalla rete ammiraglia Rai. Il set triestino è stato fortemente voluto dal regista, già autore di “Don Matteo” e “La dama velata”, che a Trieste era arrivato nel 2003 in qualità di aiuto regista del film “Gli occhi dell’altro” di Gianpaolo Tescari. «Ho scelto Trieste - spiega Elia fra un ciak e l’altro - per la sua architettura di confine, per il suo mare e la sua luce. Anche la nostra è una storia di confine che si muove fra la vita e l'aldilà». Lo sceneggiato, prodotto da Vela Film con il contributo della Film Commission Fvg, racconta la storia di Cagliostro, un commissario di polizia che viene ucciso, di sua moglie Anna che indaga sulla morte e della giovane Vanessa che aiuta Anna nelle indagini. Tanti personaggi che vivono i loro amori in una città piena di luce, nordica e al tempo stesso mediterranea. Una Trieste in grado di regalare «atmosfere gotiche», come le ha definite lo stesso regista, che si sposano alla perfezione con la trama gialla tessuta dal maestro Lucarelli. La scena in cui compare il tram determinerà, nel prosieguo della narrazione, una serie di eventi che andranno a formare l’asse portante della storia. Un gioco a incastri che ieri ha visto in primo piano la vettura 407, guidata da quella che secondo il copione è la zia della giovane Vanessa. Motore, ciak: azione. Il tram si muove da via Martiri della Libertà in direzione piazza Oberdan, quando da via Filzi irrompe la Fiat Croma guidata da Cagliostro che, dopo aver ricevuto un’importante soffiata al cellulare, svolta improvvisamente in via Carducci, tagliando la strada al tram e allontanandosi a tutta velocità verso via Ghega. Una scena impegnativa che, a ogni singolo ciak, ha richiesto la chiusura temporanea della strada al traffico veicolare. Un gioco di sincronismi al quale hanno preso parte anche una Volvo station wagon e una Fiat Panda della Trieste Trasporti, autrici di una brusca frenata per evitare la Croma del commissario Cagliostro. Ma siccome è noto che «el tram xè nato disgrazià», la trama gialla della fiction ha rischiato di deviare sul genere horror. Attorno alle 13.30, infatti, una Bmw 316 è stata centrata dalla vettura 407 che stava scendendo da via Martiri della Libertà. L’incidente, che sicuramente non rientrava nel copione, per fortuna non ha avuto conseguenze per i passeggeri dell’auto con targa austriaca. Il tram ha impattato il posteriore destro della Bmw che in quel momento stava arrivando da via Fabio Severo, mettendo ko il suo semiasse. La coppia di Vienna che era a bordo dell’auto, insieme al proprio bambino, non ha riportato un solo graffio, anche se gli esiti del sinistro potevano avere dei risvolti drammatici. Sul posto sono intervenute due pattuglie della polizia locale per effettuare i rilievi di rito. In serata è arrivata anche la precisazione della società di produzione, che solleverebbe dalla colpa sia «el povero frenador» che il guidatore della Bmw. «In relazione all’incidente accorso oggi (ieri, ndr) - così il comunicato - Vela Film rende noto che ogni responsabilità è da ascriversi a un comando impartito per errore durante le riprese, escludendo quindi ogni responsabilità sia del conducente che di Trieste Trasporti». Il premio alla carriera, dopo 114 anni di onorato servizio, a questo punto il tram se l’è comunque guadagnato. Nonostante tutto.

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