Cisint a Benes: «Rimedieremo a tutti gli sbagli che avete fatto»

Nessun passo indietro sul Museo della cantieristica. Il sindaco Anna Cisint tira dritto e bacchetta il consigliere comunale Paola Benes (Pd) davanti alle critiche ricevute. «Il mandato di assessore...

Nessun passo indietro sul Museo della cantieristica. Il sindaco Anna Cisint tira dritto e bacchetta il consigliere comunale Paola Benes (Pd) davanti alle critiche ricevute. «Il mandato di assessore di Benes sarà ricordato come quello in cui, avendo speso enormi risorse, ha sprecato le occasioni per riqualificare l’offerta culturale cittadina», attacca Cisint puntando il dito sulla «progressiva decadenza» delle gallerie d’arte comunali. Ma l’eredità «più pesante che lascia è certamente quella del Museo della cantieristica» perché in questo caso «i costi dell’allestimento hanno superato il milione di euro e il risultato è quello di un contenitore espositivo indefinito che non riguarda né la storia del cantiere di Monfalcone, né quello della cantieristica in generale».

E aggiunge: «Ora non si può, come fa la Benes, scaricare la responsabilità della insufficienza e confusione dei contenuti - dice il sindaco - che ne è derivata sui passati dirigenti del Comune o sui consulenti, le cui proposte, come quelle del massimo esperto in materia, Maurizio Eliseo, non sono state prese minimamente in considerazione, perché la responsabilità delle scelte di fondo fa sempre capo agli amministratori, al sindaco e agli assessori competenti». Insomma, il primo cittadino tira dritto per la sua strada e rincara la dose. «Ancor più grave è quanto lo stesso assessore Benes evidenzia sul fatto che non è stata assunta alcuna decisione sulle forme di gestione del museo perché la realizzazione della struttura andava obbligatoriamente accompagnata da un piano di sostenibilità. Se servono 4 persone per la sicurezza non se ne possono prendere 2 e pensare che le altre due - sottolinea - sono date da volontari, anche perché, come è indicato nel relativo bando, l’attività degli operatori volontari per legge non può in nessun modo configurarsi come sostitutiva dell'attività del personale delle strutture presso cui essi si trovano a svolgere la propria attività. Ciò non toglie che la nuova giunta considera il Museo un rilevante elemento di rilancio e riqualificazione e che la ristrutturazione degli ambienti, dal punto di vista architettonico e urbanistico, è di grande effetto e qualità».

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