Cisl Fp vuole far assumere i precari negli asili

Torna alla ribalta l’irrisolta questione dei precari che lavorano nei servizi educativi del Comune. La Cisl Funzione Pubblica - informa il segretario Walter Giani - ha incontrato in assemblea i...

Torna alla ribalta l’irrisolta questione dei precari che lavorano nei servizi educativi del Comune. La Cisl Funzione Pubblica - informa il segretario Walter Giani - ha incontrato in assemblea i lavoratori precari del settore che, ad oggi, stanno operando in media con 222 persone. Il riparto organizzativo riguarda tre ambiti: 70 unità con incarico annuale di educatore in nidi, scuole d'infanzia e ricreatori, 37 unità a tempo determinato con qualifiche di personale ausiliario d'appoggio, 115 educatori supplenti. Lo scopo dell'assemblea, ha detto Giani, è stato quello d'informare i lavoratori presenti (almeno 120) delle intenzioni di richiedere all'Amministrazione comunale una proroga delle attuali graduatorie di lavoro a tempo determinato in scadenza ed un concomitante percorso di stabilizzazione, avvalendosi della attuale normativa in essere «fermo restando la prossima Riforma Madia che potrebbe addirittura facilitare tale proposito nella pubblica amministrazione». «Di fatto - sostiene Giani - procedere verso un ulteriore stabilizzazione dei precari nel settore educativo sarebbe ancora possibile e resta una scelta politica dell'Amministrazione: per questa ragione la Cisl ha chiamato a raccolta i lavoratori precari, per chiedere loro un aiuto concreto nel portare avanti l'iniziativa». «La norma sostiene - precisa l’esponente cislino - che i Comuni possono avviare nuove procedure selettive per titoli ed esami riservate al personale insegnante ed educativo che abbia maturato tre anni di servizio, anche non continuativo, presso l'ente». Memore di quanto i sindacati hanno ottenuto nel recente passato dal Comune di Trieste, ovvero 222 stabilizzazioni nel 2015 e altre 55 nel 2016, la Cisl - insiste Giani - «ha deciso persistere in questa direzione che si è dimostrata molto costruttiva». La Cisl Fp ha già richiesto un incontro agli assessorati competenti: «In fondo - conclude con un filo di ironia Giani - il Comune di Trieste ha dimostrato di essere molto solerte nel bandire in tempi brevissimi concorsi per dirigenti, altrettanto solerte potrebbe esserlo per i precari e per gli altri lavoratori non dirigenti».

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