Collio e Brda valgono una laurea in streaming 110 e lode a Silvia Tirel

capriva
Si intitola “Candidatura Unesco del territorio trans-frontaliero Collio-Brda” la tesi di laurea con cui la caprivese Silvia Tirel è stata proclamata dottoressa in Gestione del turismo culturale e degli eventi all’Università di Udine. Un lavoro che le è valso il massimo dei voti con tanto di lode: per la giovane una soddisfazione vissuta in modalità streaming. Il lavoro della neodottoressa è stato appunto da 110 e lode: al centro ci sono tutti i risvolti tecnici che hanno portato il Collio-Brda alle porte della candidatura Unesco. Un impegno che ha avuto il plauso anche dell’assessore regionale Gibelli, che in coro con il consigliere Diego Bernardis (ideatore del progetto di candidatura) ha commentato così il lavoro della Tirel: «Un bel messaggio di prospettiva in un momento difficile». E la protagonista ne parla così: «È stato sicuramente qualcosa di emozionante e particolare laurearsi in videoconferenza. È avvenuto tutto comodamente da casa: mamma si è commossa lo stesso».
E il papà ha realizzato una corona con quello ha trovato in giardino, mentre il fratello come regalo le ha fatto scegliere il menù della cena preparandole la carbonara. Ma su cosa verteva il lavoro di Silvia? «Grazie all’assessore alla cultura Oreti sono entrata in contatto con l’architetto Elisa Trani, che lavora in prima persona alla candidatura. Ho così deciso di strutturare la mia tesi in due parti: nella prima ho analizzato tutte le peculiarità del Collio-Brda, mentre nella seconda ho messo a confronto questo territorio con altri tre siti già patrimonio Unesco, come il croato Stari Grad, quello di Ferto/Neusiedlersee tra Ungheria e Austria e quello di Langhe, Roero e Monferrato in Piemonte». Silvia, disponibile a collaborare con il comitato che promuove la candidatura Unesco del Collio-Brda, è una grande amante dei viaggi e vorrebbe lavorare nel settore del turismo. —
M.F.
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