Collio e Isonzo uniti dalle piste ciclabili

GRADISCA
Il sindaco Tommasini di Gradisca Franco Tommasini ne è convinto: «Abbiamo le carte in regola per vincere il bando». Il suo collega di Farra, Alessandro Fabbro, non è da meno: «È un progetto in grado di darci una ricaduta turistica enorme». L’assessore cormonese ai Lavori pubblici, Paolo Nardin, sottoscrive: «Possiamo creare un modello vincente». Sono alte le attese dei 3 Comuni (e della Provincia) per il Pisus “Pedalando”, piano integrato di sviluppo integrato sostenibile. Gradisca, Farra e Cormòns sono in gara per un progetto da 6 milioni di euro che potrebbe cambiare volto alla provincia. Come? Unendo Collio e Isonzo in un circuito virtuoso fatto di piste ciclabili, promozione, parchi a dimensione di turista e di bambino. La sfida è con altre 26 macroaree regionali, per una torta complessiva da 18 milioni di euro stanziati dalla Regione. Solo 6, però, ce la faranno. Il “sogno” dei tre comuni, con testimonial d’eccezione il disegnatore Altan e lo scrittore Rigatti, è stato illustrato a palazzo Torriani. Il 1 dicembre sarà vagliato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Por Fesr 2007-2013. Gli scopi? Integrare gli insediamenti storici con la vocazione produttiva e agricola delle nostre terre e con il turismo ambientale e culturale, attraverso una strategia di “sostenibilità” e di fruizione “dolce” e “lenta” del paesaggio. Tradotto: una pista ciclabile che colleghi Gradisca a Farra e Cormòns e che abbia diramazioni nei vigneti dei consorzi del Collio e dell’Isonzo; il Giardino del Mondo (“Parco Pimpa”) da realizzarsi a Gradisca su area comunale nelle vicinanze del Castello; l’ex-Macello (Gradisca d’Isonzo), con recupero dell’edificio dismesso e sua riqualificazione come porta di entrata a Est della città e come punto di snodo e di accoglienza turistica. E ancora l’ex caserma Amodio di Cormòns, con recupero dell’area, abbattimento dei muri e restituzione alla città del parco urbano interno, con destinazione plurifunzionale, e l’ex caserma della Guardia di Finanza di Gradisca con demolizione e ricostruzione a fini culturali. (l.m.)
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