Le opere disseminate tra i vigneti: così il Collio diventa galleria d’arte
Alcune sono firmate da Celiberti: svelate anche le due grandi sfere multisensoriali create da Marco Nereo Rotelli

I vigneti del Collio e della Brda sono diventati una galleria d’arte a cielo aperto e senza confini. Ci sono riusciti grazie al progetto transfrontaliero “Ars Sine Finibus”, promosso dalle aziende vitivinicole Gradis’ciutta di San Floriano del Collio e di Robert Princic, e Ferdinand di Kojsko, in Slovenia, guidata da Matjaž Četrtič.
Nella cantina Gradis’ciutta, a Giasbana, il momento culminante. Sono state presentate le opere d’arte disseminate tra i vigneti e realizzate da giovani artisti italiani e sloveni che hanno preso parte ad un concorso riservato agli under 35.

Inoltre, sono state svelate anche le due grandi sfere multisensoriali di “So(g)no”, opera dell’artista di fama internazionale Marco Nereo Rotelli collocate proprio di fronte alle due aziende vitivinicole. Con un diametro di 4 metri, riprendono la forma degli acini d’uva e sono realizzate in acciaio Cor-ten, materiale ecosostenibile come quello di tutte le altre opere del parco.
Contemplano anche i contributi di tanti altri nomi importanti. Giorgio Celiberti ad esempio («Questo magnifico scenario di persone, pensieri, progetti e fratellanza mi commuove», ha detto), che è stato ospite d’eccezione della serata di San Floriano e ha realizzato 25 ceramiche che vanno a creare una “Via Lucis”.
Oppure i poeti Aleš Šteger e Valerio Magrelli, che intarsiano di poesia gli acini illuminati. Ancora, lo scienziato premio Nobel per la Pace Riccardo Valentini ha installato sulle viti nei pressi delle sfere il suo sistema “Tree Talking”, per capire i messaggi delle piante, e la musica che si diffonde in “So(g)no” è firmata dal noto conduttore radiofonico, musicista e dj Alessio Bertallot.
«Questo progetto è la sintesi del nostro percorso personale e professionale – hanno detto Princic e Četrtič, che dal 2008 creano insieme lo spumante “europeo” Sinefinis –. Abbiamo dimostrato che la collaborazione è possibile, e immaginato un futuro sostenibile assieme a tutti questi artisti».
E se, tra le tante autorità intervenute, i sindaci di San Floriano e Gorizia Marjan Drufovka e Rodolfo Ziberna hanno sottolineato l’importanza di «lavorare per creare sempre nuovi ponti tra i popoli», e l’aderenza del progetto con i valori più profondi di Go!2025, gli ambasciatori sloveno in Italia e italiano in Slovenia Matjaž Longar e Giuseppe Cavagna hanno identificato nella visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Slovenia, la prossima settimana, un’ulteriore opportunità per rafforzare gli accordi e le sinergie tra i due Paesi.
Il programma della serata ha visto pure la premiazione dell’opera giudicata migliore dalla giuria del concorso, tra le cinque, tutte molto belle, che fanno parte del parco artistico permanente: è “Scritto nelle pietre” di Juliana Flores Garcia, Gloria Veronica Lavagnini e Tajda Tomšič, che con la ponca e il ferro arrugginito hanno creato un ideale confine non più chiuso, ma aperto sul futuro.
Riproduzione riservata © Il Piccolo