Colpito da amnesia, identificato grazie al sarto

È stato identificato grazie all’etichetta applicata a una camicia fatta su misura da una sartoria di Genova. Così la polizia, nella giornata di ieri, ha risolto il caso dell’uomo che non ricordava neppure il suo nome e che, da una settimana, era ricoverato all’ospedale di Udine dopo essere stato soccorso in un bar del centro.
Nel pomeriggio di mercoledì 7 settembre, infatti, il cliente di un bar di via Vittorio Veneto era in uno stato di difficoltà, di confusione. Le persone che erano nel locale se ne sono accorte e hanno chiesto aiuto al 118. Il personale sanitario è arrivato in pochi minuti e ha accompagnato il paziente in pronto soccorso, per cure e accertamenti. Dalle sue tasche, però, non è uscito alcun documento e l’interessato non ha saputo dire nulla di sé, nè sull’identità, nè sulla sua famiglia, nè sul luogo di residenza.
Gli agenti della questura udinese hanno dunque avviato un’indagine per cercare di aiutare lo sconosciuto. E la prima pista (che poi si è rivelata quella giusta) è stata fornita dalla camicia che l’uomo indossava. Un modello cucito su misura da una sartoria di Genova. Su un’etichetta c’era il nome del negozio. Un indizio che le forze dell’ordine hanno subito soppesato come possibile percorso per arrivare all’identità dell’uomo.
La polizia ha contattato i responsabili, ha inviato loro la foto dell’indumento ed è così spuntato il cartellino del cliente che riportava un nome parzialmente inesatto. Ma gli investigatori, a quel punto, ci hanno messo davvero poco a capire che avevano di fronte un 62enne originario di Genova che da un paio d’anni si trova in Friuli Venezia Giulia e che ultimamente viveva nella zona di Muggia, in provincia di Trieste.
Non è chiaro come l’uomo, giorni fa, abbia raggiunto il capoluogo friulano. Non si sa nemmeno se sia finito in stato confusionale dopo essere arrivato a Udine o se abbia percorso tutta la strada da Muggia al capoluogo friulano in balia dell’amnesia. Forse, una volta recuperati i ricordi, sarà proprio il 62enne a spiegarlo.
Nella giornata di ieri la questura, poche ore prima dell’identificazione, aveva diffuso la foto del 62enne, rivolgendo ai cittadini un appello. Era stato chiesto a chiunque conoscesse l’uomo raffigurato nell’immagine di contattare immediatamente la centrale operativa, telefonando al 113.
Poi, mentre la fotografia aveva già fatto il giro del web, la svolta. Il tam tam in Rete ha portato le persone a interrogarsi sull’identità dell’uomo e, nel giro di poco tempo, hanno raggiunto qualcuno che effettivamente lo conosceva. Sono arrivate le prime informazioni da Genova e anche le prime conferme. Ieri l’uomo si trovava ancora al Santa Maria della Misericordia e, molto probabilmente, nei prossimi giorni sarà sostenuto dai servizi sociali. Nella speranza che recuperi al più presto la memoria.
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