Compriamoci il Rilke: domani la riunione per raccogliere i fondi

Chi all'inizio aveva pensato alla classica boutade, dovrà ricredersi: lo slogan “Compriamoci il Rilke”, lanciato nel corso di un recente incontro alla Casa della Pietra da alcuni cittadini, passa ora alla fase 2 - quella operativa - di raccolta delle adesioni. Domani sera infatti il Coordinamento dei comitati Fvg promuoverà un incontro al Villaggio del Pescatore per illustrare e concretizzare l'appello. L'appuntamento è alle 18 al ristorante “La baia degli Uscocchi”. La proposta di acquistare il Rilke era scaturita dopo che il vicesindaco Massimo Veronese, riferendo dell'intenzione del Principe della Torre e Tasso di alienare il famosissimo sentiero, aveva quantificato il prezzo del bene in circa 400mila euro. In seguito Veronique Lantz ha precisato che la somma esatta ammonta a mezzo milione, frutto di una “stima effettuata da un organo terzo, l'Intendenza di finanza, ancora nel 1987 nel corso della dichiarazione di successione alla morte del principe Raymond”, padre del suo consorte. All'epoca c'era il vecchio conio e si parlava infatti di 900 milioni di lire.
Di qui l'immediata proposta dei cittadini (e in particolare della componente ambientalista): «Cacciamo noi fuori i soldi e creiamo una società economica libera, dove ogni residente possa detenere proprie azioni, mettendoci il capitale che crede: 100 euro, 10 euro, mille». Ciò per impedire possibili chiusure del popolare percorso naturalistico o speculazioni da parte di privati. Insomma, una sorta di azionariato pubblico, sotto il cappello del Comune, che comunque rimarrebbe l'ente gestore della riserva. L'iniziativa di domani, come spiega Egle Tarasic del comitato L'altrabaia, è “organizzata in totale autonomia”. «Ben venga - dice - l'appoggio da parte di associazioni, partiti, movimenti, liste e via discorrendo, ma la presenza di questi ultimi non significherà collaborazione e identificazione. Noi raccoglieremo le adesioni provenienti da tutta la Regione, da parte di chi ci appoggerà condividendo la nostra proposta. In attesa – sottolinea Tarasic - di una variante urbanistica che valuteremo in seguito con attenzione, vogliamo porre ora l'attenzione su un problema specifico e cioè la Riserva naturale delle Falesie di Duino e il Rilke. Siamo rimasti basiti nell'apprendere che il 14 aprile scadrà la concessione da decenni posta in essere dal principe Della Torre e Tasso per la fruizione pubblica del sentiero e del parco attiguo. Aree che, in assenza di un impegno da parte delle istituzioni, quindi Comune, Provincia e Regione, saranno messe in vendita. Ulteriori notizie apparse sulla stampa – prosegue - rilevavano come nessuna disponibilità vi fosse da parte pubblica a reperire i fondi per l'acquisto di tale territorio, la cui bellezza e valore paesaggistico, storico e culturale sembra non interessare o comunque non essere meritevoli di un impegno economico, peraltro non esoso».
In realtà la Regione sta studiando con la Provincia i margini di manovra per arrivare all'acquisto dell'area, ma di ufficiale non è stato ancora comunicato nulla. «È volontà di noi cittadini, provenienti da varie aree regionali – conclude Tarasic -, mantenere la fruizione pubblica del sentiero e superare gli aggrovigliamenti burocratici in cui si dibattono gli enti, come pure l'ineludibile ignavia di chi sarebbe preposto, quantomeno, a tutelare i beni comuni di pregio, impegno previsto peraltro all'articolo 9 della nostra Costituzione. Siamo pronti ad attivare una forma di azionariato popolare che, con quote anche modeste, blocchi il rischio di privatizzazione dell'area e dia alla collettività la garanzia di mantenimento della sua piena fruibilità». “Nessun esborso di denaro”, precisa il Coordinamento dei comitati Fvg, che dunque non raccoglierà somme, ma solo “un impegno a un versamento anche minimo”. Si invita tutti gli interessati a partecipare numerosi.
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