Con l’auto contro un albero, muore a 34 anni

Francesco Maria Tomasso era alla guida di una Fiat “600”, a Gabria ha perso il controllo della vettura per cause imprecisate
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 25_07_2016 Gabria incidente mortale Fiat 600 © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25_07_2016 Gabria incidente mortale Fiat 600 © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Un corpo senza vita adagiato al centro della carreggiata. A breve distanza una Fiat Seicento completamente distrutta nella parte anteriore con il parabrezza sfondato. Pezzi di motore, di cruscotto, di paraurti e altri detriti sparsi ovunque, anche a decine di metri di distanza.

Questo il tremendo colpo d’occhio che si sono trovati davanti i soccorritori nel tardo pomeriggio di ieri lungo la statale 55, a pochi metri dall’imbocco per Gabria, a Savogna d’Isonzo. Lì per lì, pareva un investimento. Ma quasi subito si è capito che il corpo senza vita era proprio dell’automobilista, sbalzato dalla piccola utilitaria che stava guidando.

L’uomo, 34 anni, nato a Torino, residente a Monfalcone è Francesco Maria Tomasso. Stava percorrendo la strada da Monfalcone in direzione Gorizia quando, per cause che sono al vaglio della Polizia stradale, ha perso improvvisamente il controllo della Seicento. La vettura è finita sopra l’aiuola posta al centro della carreggiata e ha impattato violentemente contro un grande tiglio. L’utilitaria è schizzata, quindi, nuovamente sulla carreggiata con il corpo del povero trentaquattrenne che, dopo aver sfondato il parabrezza, è finito in strada. Soltanto la fortuna e la buona sorte ha voluto che in quei tragici frangenti non passassero di lì altre automobili, altrimenti il bilancio sarebbe stato peggiore.

All’arrivo dei soccorritori, il suo cuore aveva già cessato di battere ma il personale del 118 ha avviato ugualmente i protocolli di rianimazione. Nel frattempo, è stato fatto arrivare un elicottero del 118 che avrebbe dovuto trasportare tempestivamente Tomasso negli ospedali di Udine o di Trieste, una volta stabilizzato. Medici e infermieri si sono prodigati a lungo, hanno cercato di rianimare il trentaquattrenne ma non c’è stato verso. Il monfalconese è morto sul colpo. Troppo gravi le ferite e le lesioni rimediate nel fatale impatto con l’albero.

La Fiat Seicento, notoriamente una piccola utilitaria, si è completamente accartocciata. Nell’impatto sono andati distrutti il motore, il cofano, tutti gli organi di sterzo e il cruscotto: pezzi di carrozzeria e meccanici che sono finiti in strada, anche a decine di metri di distanza dal punto dell’impatto.

«Ho sentito un forte boato», la testimonianza di una residente. «Ho pensato a un’esplosione più che ad un incidente stradale ma poi, una volta affacciata alla finestra, ho visto questa scena terribile: un’auto distrutta e, vicino, un corpo che non dava segni di vita».

L’incidente ha causato parecchi rallentamenti al traffico anche se non è stato necessario chiudere la carreggiata alle auto. Si è proceduto per almeno un paio d’ore con un senso unico alternato. Ad occuparsi della viabilità i carabinieri che hanno coadiuvato la Polizia.

I vigili del fuoco, accorsi sul posto con una camionetta, si sono occupati della rimozione del mezzo e hanno cercato di tamponare le chiazze d’olio causate dalle vettura dopo il violento impatto contro il tiglio.

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