Confusione di genere al matrimonio di Bepo e Milojka

Un matrimonio all’insegna della confusione di genere, quello che si è celebrato ieri per l’ennesima volta tra Bepo Zanet e Milojka Kurbira. Anche stavolta si è trattato di nozze riparatrici, dato che un pargolo di circa 40 anni è stato avvistato durante la cerimonia di fronte al Giardino dei Vizi. Il problema è che i genitori sono risultati drammaticamente mutati. Ieri, Rosi De Merlot non ha potuto che constatare la presenza di Giuseppina Zanet e Emilio Kurbira (o qualcosa del genere, perché a tratti non si è capito). Quello che è certo è che il sesso dei due, a un certo punto si è invertito, ma le nozze si sono tenute lo stesso. Oltretutto anche il picio ha dovuto dichiarare le sue generalità: “M”, “F” o anche FM (come le radio). In ogni caso «deciderà quando sarà maggiorenne».
Tutto sommato, davvero una bella famiglia. Bepo (o quel che resta di lui) è stato definito «un disoccupato per discendenza, vero maestro dell’arte di far debiti». Lui, «sotto la defonta», è venuto su così, anche senza avere dei moderni genitori 1 e 2. Milojka, dal canto suo, si è lasciata crescere la barba e ha alle spalle un passato piuttosto dubbio. Una situazione che ha portato alla stipula di una tre giorni di prova, secondo un particolare registro di genere anagrafico. Il tutto in mezzo a canti popolari a cui il pubblico ha partecipato senza remissioni. Tanti i brani tratti da “Il libro dei salmi dell’Osmica”, tra i quali spicca il canto quarto, dedicato a Santa Propustnica. Apprezzata per altri motivi anche Santa Gostilna. Insomma, un po’ un caos, durante il quale il matrimonio è stato comunque sottoscritto, nel «101esimo giorno dalla perdita della cittadinanza austroungarica della nostra amata città».
Tutto il resto regolare, come avviene ogni Giovedì grasso che si rispetti a Gorizia. Serenata di rito di fronte al bar Dejavu in via Rastello, per convincere la sposa a scendere e a dirigersi, con un gran corteo, in piazza Sant’Antonio. Presente anche il sindaco (quello vero), che ha dispensato “selfies” con gli sposi, senza prendersela per la momentanea usurpazione del titolo da parte del De Merlot.
Il Carnevale a Gorizia ha avuto così uno dei suoi apici, tra vecchie e nuove tradizioni. In centro circa 200 persone hanno animato la più innocente sfilata dei bambini e nel pomeriggio si è aperto il Carnevale in via Rastello, con la cena nuziale itinerante (prima edizione). Fino al 6 marzo si va avanti così, tra cabaret, manicaretti e bevande, per terminare in piazza de Amicis con il funerale del povero Bepo (o chi per lui). E a proposito: ai partecipanti alla cerimonia di ieri è stato offerto uno sconto del 30% da parte delle Pompe funebri dell’Antica contea. Basta prenotare cinque anni prima del proprio decesso o di quello dei propri cari. Ultima occasione, come dir.—
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