Console già condannato per porto d’arma

Giuseppe Console aveva sempre con sè il coltello a farfalla con cui ha ferito Giovanni Novacco».
Lo aveva affermato nel corso di un interrogatorio davanti al pm Massimo De Bortoli “Tex Alessandro Cavalli, il complice di Console nel delitto di via Gemona.
Ieri è emersa una sentenza di condanna pronunciata l’11 maggio scorso dal giudice Paolo Vascotto. Imputato era proprio Giuseppe Console che doveva rispondere del porto abusivo di un coltello a farfalla con la lama - affilata e appuntita - lunga dieci centimetri. Console era stato condannato a due mesi di arresto e 200 euro di ammenda con la condizionale. Il coltello era stato confiscato e distrutto, ma lui, visto quanto è accaduto nella notte tra il 25 e il 256 agosto scorso, se ne era procurato un altro del tutto simile usato poi per seviziare Giovanni Novacco durante il sequestro finito in omicidio.
Come si legge nel capo di imputazione Giuseppe Console era stato bloccato dai carabinieri e perquisito il 21 gennaio 2009. Era in compagnia di un amico, noto ai militari dell’Arma per precedenti penali: in dettaglio droga. La perquisizione allo ricerca di stupefacenti non aveva dato esito ma addosso a Giuseppe Console era stato trovato un coltello “in acciaio, di colore argento, lungo 22,5 centimetri e con la lama appuntita di 10”.
«Del tutto ingiustificato il porto dell’arma, qualificabile come tipo “butterfly”, fuori dalla propria abitazione. Stimasi pena equa e congrua quella di mesi due di arresto» aveva scritto il giudice Paolo Vascotto. c.e.
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