Controlli a tappeto sulle barche ormeggiate per il “bollino blu”

Inizia dalla Triestina della Vela la nuova azione preventiva per scongiurare guai in mare Nulla osta a chi ha a bordo tutte le dotazioni di legge



Dopo quello per le auto arriva il “bollino blu” anche per le barche da diporto. È in atto da ieri un’iniziativa della Capitaneria che mira a prevenire eventuali incidenti e a ridurre più in generale i rischi in mare con controlli a tappeto nelle sedi delle società nautiche, che consistono nella verifica della presenza a bordo di mezzi di salvataggio e dotazioni di sicurezza obbligatorie per legge.

Se il controllo non evidenzia carenze, al proprietario viene appunto consegnato un “bollino blu” da esporre, che conferma a tutte le forze dell’ordine che quell’imbarcazione dispone della necessaria dotazione di bordo. «In questa maniera – ha spiegato il capitano di fregata Giulio Giraud – si evitano perdite di tempo, in quanto in passato la stessa imbarcazione poteva essere controllata nel giro di poche ore di navigazione dalle diverse forze dell’ordine e ogni volta si rendeva necessaria la compilazione di un verbale. Così, al contempo, si stabilisce quel dialogo preventivo fra noi e tutti coloro che amano andar per mare, che a Trieste sono tantissimi, in modo da evitare che, per dimenticanze o disattenzioni che possono anche essere veniali ma poi possono rivelarsi pericolose, una barca esca al largo senza le necessarie dotazioni. Nell’ambito di questi controlli preventivi, finalizzati all’emissione del “bollino blu” – ha precisato il graduato della Capitaneria – il nostro personale dà anche consigli, fornisce spiegazioni, evidenzia aspetti che possono sfuggire e, soprattutto, aggiorna i proprietari sulle novità normative, in quanto la disciplina del settore è in continua evoluzione».

Ieri mattina a ospitare la Capitaneria per le verifiche è stata la Triestina della Vela, che ha sede sul pontile Istria, stella d’oro al merito sportivo. «Appena si è saputo che c’era la possibilità di partecipare – hanno spiegato i dirigenti del circolo – una trentina di soci si è messa subito in lista, perché è stata compresa l’utilità di sottoporsi a queste verifiche preventive che vanno a rendere più sicura la navigazione». I controlli sono stati una dozzina, perché è mancato il tempo per portarli a termine tutti, ma la prossima settimana si riprenderà. «In tre casi – così Giraud – abbiamo verificato carenze e abbiamo raccomandato ai proprietari di provvedere con immediatezza».

Le norme stabiliscono che, quando una barca è attraccata, non può essere sanzionata anche se priva di qualche dotazione di legge, perciò la Capitaneria si è limitata a raccomandazioni verbali. —



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