Cormons, apre il maxi-ambulatorio

A giorni il taglio del nastro. Il direttore generale dell’Aas ha firmato il decreto. Ecco i nomi dei medici che vi opereranno
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Cormons ex ospedale
Bumbaca Gorizia Cormons ex ospedale

CORMONS. Habemus decreto. È contrassegnato dal numero 685 e dà il via libera ufficialmente all’istituzione in via sperimentale del Centro di assistenza primaria (Cap) di Cormòns. «Operativamente è prossimo all’avvio», fa sapere il direttore generale dell’Azienda Bassa Friulana-Isontina Giovanni Pilati. Quindi, nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’auspicato e atteso taglio del nastro.

Ma il documento ha un peso specifico notevole perché vengono date anche le coordinate del mega-ambulatorio cormonese che avrà «le caratteristiche idonee ad ospitare, oltre agli ambulatori medici, punti prelievo, diagnostica strumentale di primo livello, ambulatori specialistici e servizi distrettuali di prenotazione e amministrativi».

L’attività di assistenza primaria dei medici di medicina generale aderenti alla medicina di gruppo integrata diffusa denominata “Dottori dei Comuni” sarà articolata dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 9-13 e 15-19. È prevista anche «attività ambulatoriale di medici specialisti convenzionati e ospedalieri - si legge nel decreto - nelle branche specialistiche di cardiologia, fisiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria e pneumologia; attività di continuità assistenziale effettuata dai medici convenzionati addetti a tale servizio; attività infermieristica prestata da personale dipendente: infermiere di comunità, servizio infermieristico domiciliare, attività di prelievo, ambulatorio iniettivo e di medicazioni, sanità d’iniziativa; attività svolta dal Dipartimento di prevenzione con personale dipendente per le prestazioni di vaccinazione».

L’organizzazione del centro secondo la modalità del lavoro multiprofessionale, spiega ancora l’Azienda Bassa Friulana-Isontina, si concretizzerà con la partecipazione dell’attività dei medici della forma organizzativa della nuova medicina di gruppo denominata, appunto, “Dottori nei Comuni” composta dai medici di base Maria Pia Cisilin, Lucia Crapesi, Paolo Culot, Licia Gerin, Sara Milani, Maurizio Turisani e Albino Visintin «presenti - si legge nel decreto - nel territorio di riferimento che hanno prodotto l’apposita istanza di adesione a tale forma associativa corredata dall’atto costitutivo».

Non è tutto. Perché è stata estesa la presenza dell’infermiere di comunità e complessivamente a livello aziendale nel 2016 sono stati inseriti 122 nuovi infermieri a fronte di 57 pensionamenti. Il risultato, quindi, è di un complessivo aumento di 57 infermieri: in particolare, in riferimento al territorio lo sforzo si è concentrato nell’area isontina, che nel passato aveva meno sviluppato i percorsi assistenziali territoriali. Nei due distretti dell’Alto e del Basso Isontino, infatti, nel corso del 2016 sono stati inseriti 25 nuovi infermieri.

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