Cormons, assistenza privata in casa di riposo

CORMONS. Via libera alla presenza di assistenti privati a sostegno dei degenti della casa di riposo di Cormons.
Lo ha firmato con un’apposita delibera l'amministrazione comunale della cittadina collinare: nulla a che vedere, però, con le polemiche dei giorni scorsi riguardo le critiche di una parente di una anziana sull'assenza di personale infermieristico in orario notturno.
«Assolutamente le due questioni non c'entrano l'una con l'altra - spiega la vicesindaco ed assessore al sociale Lucia Toros -: la decisione della giunta di dare l'ok alla presenza di assistenti privati scelti dalle famiglie che possano stare accanto agli ospiti della “Cjase” parte da molto più lontano: abbiamo infatti voluto regolare in questo modo una situazione che non era stata ancora sanata, e che rischiava di creare altrimenti dell'imbarazzo».
Perchè? «Molte famiglie - aggiunge l’assessore comunale all’Assistenza - infatti facevano affidamento su personale privato nell'assistenza del proprio caro: persone che venivano quotidianamente nella struttura pur non essendo parenti diretti dell'assistito. Questo poteva creare dei malintesi, dato che appunto la casa di riposo è un luogo deputato alla gestione di anziani con particolari necessità, e l'ingresso di persone non direttamente collegate da parentela alle famiglie poteva generare dei problemi se non regolato: in accordo quindi con le famiglie ed i vertici della struttura abbiamo deciso di dare una risposta a questa situazione formalizzando una delibera che permetta l'ingresso alla “Cjase” di assistenti privati scelti appunto dalle famiglie stesse per supportare quotidianamente i propri cari ospitati nella struttura, senza alcun fraintendimento».
Chiarisce Lucia Toros: «Era una richiesta che ci proveniva dagli stessi famigliari degli anziani, e alla quale abbiamo prontamente dato risposta con questa delibera».
Un esempio, secondo la rappresentante della giunta comunale, di come sulla casa di riposo il confronto tra amministrazione comunale, staff e famiglie sia costante.
«Proprio in seguito a questi incontri è stato deciso questo passaggio formale semplice ma importante - conclude la Toros - e questo evidenzia come il colloquio tra i vari attori che ruotano attorno alla casa di riposo sia continuo a sostegno del benessere del degente: le famiglie sono ascoltate nelle loro necessità e cerchiamo sempre di agevolarle in questo».
Un breve riassunto delle ultime tappe. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, il caso relativo ad una situazione di disagio manifestato dalla familiare di un'anziana ospite della struttura era diventato un vero e proprio caso politico che aveva infiammato la corsa elettorale in pieno svolgimento in queste settimane a Cormons: nell'occhio del ciclone era finito il Comune, ma l'amministrazione comunale Patat si era difesa evidenziando come si trattasse del primo caso di una certa particolarità in tanti decenni di presenza della Cjase a Cormons, snocciolando poi i dati che sottolineano il servizio superiore agli standard di legge proposto dalla stessa struttura di viale Venezia Giulia.
Matteo Femia
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