Cormons diventa il tempio dell’usato

Oltre 40mila pezzi esposti in un capannone di 4mila metri quadrati in attesa di “rinascere” con un nuovo proprietario
Cormons 06 dicembre 2017 Mercatino Usato. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Cormons 06 dicembre 2017 Mercatino Usato. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
CORMONS. Una realtà da 40mila pezzi in esposizione, con ben 311 associati e oggetti risalenti addirittura alla metà dell’Ottocento tra quelli presenti nei quattromila metri quadrati in cui l’associazione “Di mano in mano” , erede dell’originario e ormai ex Mercatino del Riciclatore, opera da anni. Quarantamila oggetti usati che attendono un nuovo proprietario e una nuova vita.


Se la zona industriale cormonese sta avendo un certo sviluppo negli ultimi anni è anche grazie alla vivacità di questa area che si affaccia su via Vino della Pace: equidistante tra due grosse realtà commerciali come la Cantina Produttori Cormons e il Risparmio Casa (che in questi giorni prefestivi è letteralmente preso d’assalto per le compere prenatalizie oltre che per la spesa quotidiana da utenti provenienti da tutto il circondario), c’è infatti il grande capannone che ospita una delle tante sorprese in fatto di idee che la città è in grado di offrire.


Il mercatino, aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 19 sabato e domenica compresi, è portato avanti da un gruppo di volontari ingegnoso e molto attivo, guidato dal presidente Adriano Toros.


«Qui appassionati di collezionismo e antiquariato organizzano bancarelle per condividere con i visitatori il piacere e il fascino di curiosare e riscoprire oggetti rari e particolari», si legge nel volantino di benvenuto.


Ed in effetti dentro c’è davvero di tutto, oggetti in grado di soddisfare qualsiasi curiosità ed esigenza. Oggetti usati di ogni tipo, piccoli e grandi oggetti smontati, rimontati, riverniciati. E adesso, che il Natale è alle porte, sono stati allestiti dei banchi con oggetti e addobbi tipici di questo periodo dell’anno.


«Ci occupiamo del recupero di cose vecchie – conferma il Toros: – le sistemiamo e le mettiamo in conto vendita per gli associati. Tutto è catalogato e numerato: parliamo di di circa 40mila pezzi».


Un elenco è ovviamente impossibile: citando a caso, si va dai centritavola ai biliardini (o calciobalilla che dir si voglia), dagli strumenti musicali a libri, cd e vinili di ogni epoca e valore, fino a mobili per il soggiorno e la camera da letto, piccole madonne, grandi vasi e giochi da tavola di epoche lontane o di anni più vicini a noi. Insomma, di tutto.


«Abbiamo diversi pianoforti, volumi che trattano di ogni argomento, piccole cose rimaste nelle cantine e che qui si può provare a vendere – continua Toros –. L’oggetto più vecchio? Un torchio del 1850». Occhio però a non parlare di antiquariato. «Non c’entriamo nulla con questo termine, che ha tutt’altra legislatura rispetto a noi. Noi semplicemente siamo un mercatino di vendita di cose usate».


Curiosando nei capannoni si scopre anche un carro della Festa dell’Uva: «Ospitiamo qui quello dell’associazione Fulcherio Ungrispach. A loro serviva uno spazio in cui parcheggiarlo, e noi ne abbiamo quanto se ne vuole». spiega Toros. Che aggiunge: «Tener conto delle cose vecchie è cultura. È rispetto del nostro passato e di cosa siamo e siamo stati. Per questo c’è molta passione attorno a questo settore».


E Cormons è diventato un luogo di riferimento in tal senso: «Arrivano qui da tutto il Nordest incuriositi dalla varietà di scelta: ci teniamo molto al contatto diretto con l’acquirente. L’80% delle persone che passa di qui viene solo a curiosare, senza comprare poi nulla. Ma magari poi torna, e si porta a casa qualcosa la volta successiva». Tante anche le famiglie con bambini: «C’è soddisfazione a vedere tanto interesse anche da parte dei più piccoli», sorride Toros.


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