Cormons, il grazie a Egidio da parte di tutti i donatori

CORMONS. «L'autoemoteca è un patrimonio di tutto l'Isontino grazie proprio a Egidio. Ha salutato così il presidente mandamentale dell'Advs Feliciano Medeot l'intitolazione del mezzo, utilizzato anche ieri per la donazione del sangue, lla memoria del compianto ex vicepresidente nazionale dell Fidas Egidio Bragagnolo, scomparso nello scorso febbraio.
Tante le autorità e tante le semplici persone accorse tra ieri mattina e ieri sera alla giornata dedicata al ricordo di Bragagnolo in occasione della Giornata mondiale del donatore. E c’erano i familiari di Egidio, la moglie Danila con i figli e i nipoti. Il momento più toccante è stato a mezzogiorno quando è stata scoperta la fiancata che porta il nome di Bragagnolo sull'autoemoteca da lui voluta e donata sin dal principio all'Ass. E proprio il direttore generale Gianni Cortiula ha salutato con convinzione la proposta di intitolare il mezzo a Bragagnolo. «Un amico - lo ha descritto - che ho avuto l'onore di conoscere nel 2010 appena mi sono insediato: è venuto a trovarmi e abbiamo subito iniziato un percorso di conoscenza e collaborazione che è sempre proseguito. Bragagnolo era un uomo capace di mediare e trovare sempre una soluzione anche nelle situazioni più intricate. Ha rappresentato nei fatti i principi cardine di un donatore di sangue».
Il sindaco Luciano Patat ha evidenziato «l'orgoglio di vedere riconosciuta la figura di Egidio con questa intitolazione: era una persona che ha sempre dato tutto se stesso al volontariato, parlando soprattutto alle nuove generazioni». Per la Provincia e per la Regione hanno portato i loro saluti rispettivamente i consiglieri Luca Bigot e Alessio Gratton, mentre particolarmente sentite sono state le parole dell'ex prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrosu, amica personale di Bragagnolo, che da Treviso è giunta appositamente per questo momento di ricordo. «Egidio è stata una delle persone che più mi ha aiutato ad ambientarmi nella nuova realtà in cui ero entrata - ha spiegato - e sono molto emozionata nel parlare di lui: è stato un esempio per tutti noi».
Prima della benedizione di don Paolo Nutarelli, il direttore Cortiula ha anche aggiunto come in Italia, e più precisamente in Puglia, ci sia tuttora un'altra autoemoteca perfettamente funzionante donata da Bragagnolo: «Faceva del bene - ha sottolineato - senza pensare se questo bene andasse a qualcuno vicino a lui o meno: lo faceva con umiltà e puro spirito di apertura verso il prossimo». Il parroco ha puntato sui "talenti" della parabola evangelica: «Non importa quanti ne hai - ha detto - l'importante è metterli a frutto, ed Egidio ha fatto tutto questo, spendendo i doni che aveva per rendere più bello e umano il mondo in cui viveva».
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