Cormons, vigili urbani bocciati dall’Oiv

CORMONS. Scoppia in Comune a Cormons lo “strano caso” delle valutazioni negative nei confronti dei quattro dipendenti della Polizia Municipale. Gli agenti - 3 uomini e una donna - facenti parte del corpo dei vigili urbani infatti sono stati tutti bocciati nei giudizi espressi dalla segreteria comunale ed avallati in finale dall'Oiv, l'Organismo di indipendente valutazione. Una situazione più unica che rara, perché di fatto la bocciatura riguarda solo i 4 vigili in tutto il personale senza posizione organizzativa del Comune, meno di una sessantina di persone in tutto. E non è la prima volta: anche lo scorso anno i giudizi espressi da segretario e Oiv avevano penalizzato solo 2 lavoratori, ed in entrambi i casi si trattava di 2 agenti della polizia municipale, mentre il 90% dei dipendenti comunali - 27 su 54 - aveva avuto giudizi eccellenti (in una scala fino a 100, superiori a 90), il 30% - 18 lavoratori - più che buoni (fascia da 81 a 90), mentre in 7 avevano ricevuto un giudizio sufficiente, superiore a quota 68. Il problema è che in base alla fascia in cui si viene inseriti nella valutazione si ha diritto ad un bonus economico: lo scorso anno ad esempio i 2 vigili "bocciati" non avevano percepito nulla, così come non avranno diritto ad alcunché gli stessi due più gli altri due colleghi dello stesso ufficio quest'anno. Per dare qualche numero, lo scorso anno chi aveva ottenuto la sufficienza, a seconda della posizione valutativa, veniva inserito da una fascia di premio fino a 500 euro (la più bassa) ad una (la più alta) che garantiva oltre 1200 euro di bonus. Il niet ai 4 agenti municipali ha scatenato, come prevedibile, le proteste sindacali degli stessi e un'interrogazione in consiglio comunale da parte del capogruppo di Forza Italia Massimo Falato, che ha chiesto spiegazioni all'amministrazione comunale domandando anche delucidazioni su quando e come l'Oiv abbia potuto incontrare e valutare nel merito l'operato dei quattro dipendenti, avallandone poi la bocciatura. I numeri, infatti, sono tutti dalla parte dei quattro agenti: oltre all'ormai nota produttività in ambito sanzionatorio (1031 contravvenzioni nel 2016 contro le 931 del 2015 per un incasso complessivo di circa 65mila euro, 12 mila in più rispetto all'anno precedente quando - per tracciare un parallelo indicativo - in soli dodici mesi a Cormons sono state comminate multe sei volte in più rispetto a quelle registrate nella vicina Gradisca) i vigili cormonesi sono risultati anche i meno assenti per malattia tra tutti gli uffici comunali: «Il tasso medio mensile di assenza per malattia - spiega il sindacalista Gianvito Suglia della Cisl funzione pubblica - è stato di 0,72% nella polizia municipale, contro l'1,95% del settore tecnico, l'1,91% del settore contabile e il 5,79% di quello amministrativo. Ergo siamo stati l'ufficio che, al di là della presenza costante sulle strade come testimoniato anche dai dati relativi alle contravvenzioni rilevate, è risultato essere il più presente sul luogo di lavoro, coprendo anche festivi, domeniche, eventi straordinari. Eppure le valutazioni avute sono state nettamente più penalizzanti rispetto a tutti gli altri colleghi. Perché? La situazione in cui ci siamo trovati è davvero paradossale: non riusciamo a capire i motivi di giudizi così negativi. Non vorremmo che come spiegazione venga dato il fatto che non sia stato raggiunto il tetto previsto di 120 ore di straordinari stabiliti a tavolino dal Comune: come spesso sottolineato da tutti i sindacati, non si può porre quella quota come conditio sine qua non necessaria al raggiungimento degli obiettivi».
Matteo Femia
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