Coronavirus, vaccini e studi spiegati da Giacca e Naldini

Lasorte Trieste 09/09/20 - Teatro Miela, Science & the City
Lasorte Trieste 09/09/20 - Teatro Miela, Science & the City



Come operano i laboratori – più di 120 in tutto il mondo – che si stanno adoperando per trovare un vaccino contro il coronavirus? A spiegarlo ieri è stato Mauro Giacca, professore di scienze cardiovascolari al King’s College di Londra e di biologia molecolare all’Università di Trieste che, assieme a Luigi Naldini, direttore del San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy Irccs (Ospedale Universitario San Raffaele, Milano), ha partecipato al teatro Miela al primo incontro del cartellone pensato per i giovani, ma non solo, di Science and the City Young, la manifestazione che porta la scienza in città, realizzata con il sostegno della Regione Fvg e in collaborazione con l’Università di Trieste e la media partnership del quotidiano “Il Piccolo”.

Intervistati da Serena Zacchigna, la direttrice del laboratorio di Biologia cardiovascolare dell’Icgeb che ha organizzato gli appuntamenti, i due ospiti hanno dibattuto sul tema “Virus: amici o nemici?”. Il virus, come lo conosciamo più abitualmente, è un antagonista, ma può essere utilizzato per curare le infezioni che esso stesso provoca. A proposito di coronavirus, in Cina, ad esempio, spiega Giacca, c’è un laboratorio che sta cercando di fare «un virus attenuato, ancora in grado di replicarsi, ma non è una strada tanto percorribile». La strada «più semplice e sicura» prevede invece «attraverso l’ingegneria genetica di prendere un segmento dell’informazione genetica del virus e utilizzarlo per esempio per produrre specificamente le proteine del virus in maniera da utilizzare queste come vaccino». Un’altra soluzione è quella di «prendere lo stesso segmento del virus, per esempio la proteina che si trova sulla superficie del coronvirus, la “spike”, e metterla all’interno di un altro virus innocuo». È in questa direzione che sta procedendo «la maggior parte dei laboratori nel mondo alla ricerca dell’antidoto contro il Covid-19».

Quanto alla possibile tossicità dei vaccini, «in terapia genica», ha invece specificato Naldini, «il virus non può replicare. Quindi le particelle virali, iniettate assieme, possono scatenare eventi avversi gravi. Anche in questo caso ci sono persone più predisposte e questo ha portato anche a eventi letali». —



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