Costruiscono la strada ma resta un palo in mezzo

Accade a San Floriano del Collio dove è stata appena realizzata la nuova rotonda. Molte le similtudini con il clamoroso caso della cittadina cinese di Wenling e impazzano le polemiche e l’ironia
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 04.12.2013 Rotonda Giasbana - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 04.12.2013 Rotonda Giasbana - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

SAN FLORIANO. Cos’hanno in comune la cittadina cinese di Wenling, nella provincia dello Zhejiang, e San Floriano del Collio? No, la produzione viti-vinicola (la cosa che potrebbe essere più ovvia e scontata) non c’entra nulla. Ad accomunarle è una vicenda che ha dell’incredibile. In entrambe le municipalità le strade nascondono delle sorprese: gigantesche in Cina, più minuscole ma ugualmente clamorose dalle nostre parti.

A Wenling, ha fatto clamore qualche tempo fa la realizzazione di una strada che “circumnavigava” un’abitazione: siccome le autorità cinesi non erano riuscite a trovare l’accordo con il proprietario per l’esproprio e la successiva demolizione di quella casa di troppo, avevano pensato bene di costruire ugualmente l’arteria stradale, smantellando le case vicine e lasciando un’isola in mezzo a un fiume d’asfalto. E via con una marea di foto via web e commenti permeati da incredulità.

Cosa c’entra San Floriano del Collio? Lì, da alcune settimane, è percorribile la nuova rotatoria che, oltre a condurre a Gardisciuta, porta anche al valico confinario di Castelletto Versa e a Vipulzano, in Slovenia: un’arteria molto utilizzata soprattutto dai tanti che si riforniscono di benzina e gasolio nel Paese confinante. Il rondò è davvero molto bello e, forse, anche un po’ pretenzioso con lo stemma e quella scritta “San Floriano del Collio” che fa tanto località balneare (Grado o Lignano Sabbiadoro docet). L’opera è costata 350mila euro ed è stata finanziata dalla comunità montana, come ha avuto modo di spiegare qualche tempo fa la sindaca Franca Padovan. Tutto bene, sino a quando si gira... l’angolo (permettete il gioco di parole, si tratta pur sempre di una rotatoria). Ad un certo punto, l’automobilista si trova di fronte un palo dell’illuminazione pubblica: sì, avete letto bene. È lì, proprio in mezzo alla carreggiata, e ci hanno messo l’asfalto tutto intorno. D’accordo, non è una casa in mezzo alla strada come accade nella municipalità cinese ma anche quella di San Floriano è una storia che sfiora l’incredibile. Probabilmente, non è arrivato ancora il nullaosta per lo spostamento di quel palo: in attesa che la burocrazia faccia il suo corso, si è deciso di aprire la nuova arteria, segnalando la presenza del palo con un bel segnale di “stop”.

Questa novità sta suscitando reazioni e commenti negativi a iosa. E se qualcuno ci finisce addosso a quel palo? Di chi è la responsabilità? E poi: perché così tanti giorni per spostare quella linea elettrica? Il nullaosta deve arrivare da Roma e il funzionario responsabile è in ferie o e in malattia, a causa del classico malanno di stagione? Chi lo sa. Intanto, si scatena l’ironia.

Ad accorgersi di quel palo sono anche due esponenti d’opposizione al Comune di Mossa: Mario Patrizi e suo figlio Christian, entrambi della lista civica “Per Mossa”. «In riferimento al problema dell’alta velocità nella zona di via Blanchis e lungo il rettilineo che porta al valico di Vipulzano, volevamo segnalare alla vostra redazione la risoluzione del problema con l’adozione del nuovo dissuasore di velocità adottato da ormai una settimana nella zona della rotonda appena realizzata». Sì, forse potrebbe essere una soluzione per spegnere i bollenti spiriti agli aspiranti Vettel o Alonso.

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