Croata in manette dopo aver “rapito” il cane del brigadiere

Quel cane che camminava dietro al cancello le piaceva proprio tanto. Un amore a prima vista. Per il quale si fa si tutto. E si finisce anche in manette. L’episodio incredibile è accaduto pochi giorni fa.
Quel cane, un pincher sveglio ed elegante dall’andatura sinuosa e dall’aspetto raffinato e quasi fragile, era troppo bello per non prenderselo. Ma la protagonista di questa vicenda, il cui comportamento ricorda quello tenuto da Crudelia Demon nel film della «Carica dei 101», non immaginava minimamente che quel cane così bello e così dolce fosse di proprietà del brigadiere dei carabinieri Sebastiano Baglieri. E non aveva nemmeno fatto caso al fatto che il cancello del giardino dove Blacky stava camminando era quello della piccola caserma di Miramare. All’interno della quale lavora appunto il brigadiere Baglieri.
Così Mira Bronzoivic, classe 1965, cittadina croata, residente a Pradamano, quatta quatta ha superato il confine del cancello e ha rapito Blacky. Lo ha preso in braccio e se l’è portato velocemente in macchina. La sua vettura, una Citroën, era parcheggiata, a pochi metri dalla caserma, nel posteggio di Miramare.
La scena è stata notata da una coppia di coniugi che in quel momento passavano lì davanti. Poco prima avevano visto una donna bionda intenta ad accarezzare il cane allungando le mani oltre la ringhiera che segna il confine della caserma dell’Arma. Dopo alcuni istanti i coniugi Korb Morettin hanno notato la bionda dirigersi, con il cane in braccio, velocemente verso la Citroën. Hanno capito cosa stava accadendo e hanno dato l’allarme in caserma indicando la direzione in cui si era allontanata la rapitrice.
Ed è stato a questo punto che il maresciallo capo Alessandro Topa, comandante della stazione, si è precipitato fuori correndo nella direzione in cui era fuggita l’autrice del “ratto”. Il sottufficiale, che era in abiti civili, ha bloccato la vettura. La donna era già salita a bordo e aveva allacciato la cintura di sicurezza. La portiera era ancora aperta. In braccio aveva Blacky. Il quale, alla vista del maresciallo Topa, è riuscito a liberarsi trovando riparo dietro al militare. Salvo.
Ma qui sono iniziati i guai per la donna la quale, per giustificarsi, ha riferito al militare di aver preso il cane perché era da solo e stava tremando. La donna, nonostante le intimazioni del maresciallo, non voleva né scendere dall’auto, né spegnere il motore. Tant’è che il maresciallo ha tentato poi di disinserire le chiavi dell’auto.
È stato a questo punto, come emerge nella relazione inviata al pm Antonio Miggiani, che la donna ha aggredito il militare sferrando calci, schiaffi e graffi. Inevitabile l’arresto di Mira Bronzoivic. Che è stata subito accompagnata in caserma per le formalità. Intanto Blacky si faceva coccolare dal brigadiere Baglieri. Il pm dopo qualche ora ha disposto la liberazione dell’accusata, che ieri è stata interrogata dal gip Laura Barresi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








