Croce Rossa in crisi di volontari assunti da Asugi per la pandemia

In città I MANIFESTI per una campagna di reclutamento 
Laura Blasich



Il Comitato di Monfalcone della Croce rossa italiana nel 2020 ha garantito 8.737 interventi per il Servizio di emergenza di Asugi per un totale dei 142.347 chilometri percorsi dai suoi dipendenti e dai suoi volontari. Se ha imposto un carico maggiore sull’attività, che si è estesa alla consegna delle spese e alla misurazione della temperatura, fuori dal Pronto soccorso (per un totale di 1.471 ore di servizio) e non solo, la pandemia ha però anche accorciato in modo preoccupante la “coperta” delle risorse umane a disposizione dell’organizzazione di volontariato.

«Nel 2020 diversi volontari non hanno più prestato servizio a causa dell’emergenza sanitaria, allo stesso tempo sono stati sospesi gli incontri nelle scuole superiori, che hanno sempre fornito un bacino di giovani capaci, e il corso di formazione per volontari si è tenuto on line», conferma Roberto Paronitti, responsabile amministrativo del Comitato di Monfalcone. I volontari sono una componente fondamentale del servizio di emergenza e trasporto sanitario e la loro assenza ha dovuto essere compensata nell’arco degli ultimi due anni da un aumento delle ore lavorate dal personale dipendente. «Per svolgere l’attività in convenzione con Asugi possiamo contare su 18 dipendenti, che riescono però ora a stento a coprire i turni lavorativi», racconta Paronitti. Ecco perché la Cri monfalconese ha deciso di rendere visibile, con i manifesti comparsi un pò in tutta la città, l’avvio di una nuova “campagna di reclutamento”, partita giovedì con il corso di formazione base di volontario Cri. Il primo step, comunque, per chi voglia impegnarsi con la Croce rossa, perché prima di salire su un’autoambulanza bisogna superare il corso per Operatore trasporto sanitario e Soccorso in emergenza.

Il Comitato monfalconese della Cri in questo momento sta cercando con urgenza anche un autista-soccorritore da assumere per il servizio di emergenza, perché a brevissimo si renderà disponibile un posto dovuto al licenziamento di una persona che ha trovato collocazione nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina. Non è il primo dipendente che, come spiega Paronitti, nell’arco dell’ultimo anno ha trovato un’assunzione nel comparto sanitario regionale. Le Aziende sanitarie, in buona sostanza, hanno pescato nelle associazioni che avevano personale abilitato per fare fronte alle loro esigenze di organico e il fenomeno ha creato e sta creando delle criticità alle realtà che hanno perso dei dipendenti di provata esperienza.

Il Comitato di Monfalcone, che, come si legge nella relazione della presidente, Adriana Fumani, al bilancio 2020, può contare su 211 soci di cui 181 attivi, continua in ogni caso a essere anche un importante presidio sociale in raccordo con l’Emporio della solidarietà e la Caritas. Oltre a raccogliere generi alimentari, che poi vengono distribuiti nella sede dell’Emporio in viale Verdi, la Cri nella sua sede in viale Cosulich, dove ha attivo un punto di ascolto ogni giovedì pomeriggio, mai sospeso, distribuisce prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa, bombole di gas e legna da ardere, assistendo attorno alle 180 persone. La Cri effettua anche la consegna a domicilio le borse della spesa ad anziani e alle persone impedite a recarsi in viale Verdi.—

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