Crociere, una nave bianca rispunta sulle Rive di Trieste

TRIESTE Erano quasi quattro mesi che una “cruise” non ormeggiava alla Marittima: era l’8 novembre dello scorso anno, quando “Costa Deliziosa” salutò le sponde alto-adriatiche. Stagione terminata, Covid all’assalto, arrivederci a tempi migliori.
Così ieri mattina passanti, frontisti, fotografi improvvisati che brandivano il cellulare debbono aver avvertito un favorevole stupore nello scorgere il Molo Bersaglieri, di regola spopolato, finalmente riempito dal volume di “Msc Sinfonia”, con il vessillo panamense che garriva orgoglioso a poppa. Una visione quasi felliniana, che è durata però poche ore: sufficienti alla nave per fare provvista e prendere poi il largo a sgranchirsi le eliche nel Golfo. Nel pomeriggio navigava davanti a Pirano, ma il ritorno a Trieste era dato imminente. “Sinfonia” è una delle due unità della flotta crocieristica Aponte momentaneamente parcheggiate al Molo VII (che al 50% è gestito dall’armatore-terminalista sorrentino), in attesa che si attenui l’assedio pandemico e che si riprenda l’attività istituzionale, ovvero portare turisti a spasso in mare.
Le 65.000 tonnellate di stazza lorda (tsl) di “Sinfonia”, in grado di trasportare 2.300 persone tra passeggeri ed equipaggio, hanno tracce triestine nel loro Dna: la nave venne costruita a Saint Nazaire da “Chantiers de l’Atlantique” nel 2002, che la dotò di motori Wärtsilä. Nel 2015 fu affidata alle cure di Fincantieri, che ne rinfrescò le fattezze nello stabilimento palermitano, cosicchè la “Sinfonia”, osservata ieri sulle Rive, ha 25 metri di lunghezza ulteriori e 193 cabine in più rispetto alla prima edizione. A farle compagnia al Molo VII è “Msc Musica”, dalle dimensioni decisamente maggiori: anch’essa è frutto del periodo “francese” di Aponte, ma è più giovane di alcuni anni e stazza 92.000 tonnellate, viaggiando con 3.500 persone a bordo.
Ma l’unità, con cui Msc intende inaugurare l’annata crocieristica triestina sabato 27 marzo (toccando ferro), resta “Opera”. Trieste terminal passeggeri (Ttp) sta già predisponendo l’organizzazione della giornata, compresi i parcheggi: le Rive, dalla Marittima alla Pescheria, saranno requisite dalle ore 14 di venerdì 26 fino alle ore 18 del giorno successivo, quando “Opera” farà rotta verso gli scali dalmati, greci, pugliesi del suo viaggio.
Il gruppo di Aponte deve essere affezionato all’alto Adriatico, perché, oltre alla Marittima e al Molo VII, si appoggia a un’altra base: l’ex Arsenale, il sito di Fincantieri dove operano anche l’Ocean della famiglia Cattaruzza e la Cartubi della famiglia Franco. In questo periodo è “ricoverata” per alcuni lavori “Seaside”, la più grande nave mai costruita nell’area mediterranea con 153.000 tsl, realizzata a Monfalcone e consegnata ad Aponte nel novembre 2017. Lascerà prossimamente le cure di Fincantieri, avvicendata dalla gemella “Seaview”, nata anch’essa a Monfalcone.
L’Arsenale, ultimo capitolo di questo riepilogo nautico-portuale, continua a svolgere il suo lavoro, tra bacino e garanzia, su più fronti. Ospita le “Viking”, intitolate “Orion” e “Sea”. Opera inoltre su due mega-yacht, che sono “4L” e “Ulysses”, sulla gru “Ursus”, su “Romana P.”, chiatta incaricata di trasportare cereali dalle cargo più grandi a quelle che debbono inoltrarsi nelle acque interne. —
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