Crolla il “feudo” Seghene Nuovo cda per l’ortofrutta

«Banane e ananas a neanche un euro al chilo. Ma quando mai?». Marito e moglie un po’ in là con gli anni, in mezzo ai banchi di frutta e verdura delle Torri, si “producono” nella madre di tutte le...
Lasorte Trieste 29/05/11 - Cento Commerciale Torri d'Europa
Lasorte Trieste 29/05/11 - Cento Commerciale Torri d'Europa

«Banane e ananas a neanche un euro al chilo. Ma quando mai?». Marito e moglie un po’ in là con gli anni, in mezzo ai banchi di frutta e verdura delle Torri, si “producono” nella madre di tutte le analisi di economia comparata. La politica dei supersconti delle Coop commissariate vira decisa verso l’ortofrutta. Un caso o che? Atteniamoci ai fatti. Recentemente, a chiusura di una transizione di quattro mesi pilotata dall’amministratore giudiziario Maurizio Consoli con due consulenti di fiducia inseriti nel Cda - i commercialisti Nicola Agnoli e Luca Camerini - Reparto 7 ha tagliato praticamente i ponti con la vecchia governance. Reparto 7 non solo è la Srl controllata delle Coop operaie (al 40%, il resto è diviso in quote da 20 tra Cooperativa facchini del Mercato ortofrutticolo, Guercio Srl e D’Orso Srl in liquidazione) da cui le stesse Operaie comperano appunto frutta e verdura. Era anche lo storico “feudo” di Augusto Seghene, indagato per bancarotta con l’ex presidente delle Operaie Livio Marchetti.

Quando a novembre si era aperta la fase di transizione amministrativa di Reparto 7, il cosiddetto (dai pm) “uomo ombra” delle Coop era stato fra i cinque membri del Cda, su un totale all’epoca di sette, che si erano fatti da parte più o meno volontariamente, vista la situazione. Con Seghene, che del Cda era il presidente, avevano lasciato tra gli altri lo stesso Marchetti e l’ex direttore generale delle Operaie Pier Paolo Della Valle. Nel Cda “intermedio”, erano così restati in quattro: Agnoli e Camerini, più il presidente della Cooperativa facchini Gianpaolo Mesghetz e l’ad di epoca Seghene Renato Guercio, storico presidente dei grossisti triestini, rimasto ancora ad. Ebbene, ora il Cda si è assottigliato a tre. Mesghetz, il superstite, ne diventa il presidente, affiancato da due nuovi consiglieri: l’operativo Mauro Gull e il consulente Roberto Zanco, commercialista come Agnoli e Camerini, i due traghettatori “proconsoli” di Consoli. I quali hanno dunque lasciato. Come ha lasciato, soprattutto, l’ad Guercio, ufficialmente dimissionario. Un segnale, evidentemente, che Reparto 7 e più in alto le Coop vogliono dare all’esterno mentre si sta giocando la grande partita del passaggio di mano di gran parte dei punti vendita al ticket Nordest-Conad e non solo. Le Coop commissariate, con le ultime promozioni sull’ortofrutta, estendono così la politica di marketing fatta di riduzioni dei margini, con l’obiettivo di massimizzare l’appetibilità degli asset, anche alla loro partecipata strategica, dal fatturato annuo superiore ai 10 milioni. Reparto 7, a sua volta, prende per le corna il toro del proprio destino, visto che le Operaie, di cui era fornitore esclusivo di frutta e verdura, verranno a mancare come interlocutore. Le forniture di queste settimane, in termini di qualità, si dice stiano soddisfacendo il cliente Coop e i clienti del cliente, i consumatori. «Ci siamo presi l’impegno - così Mesghetz - di prendere in mano la società in un momento che non è dei più agevoli, cercando di fare il meglio sulla scia del trend passato, per salvaguardare i posti di lavoro della società (oggi una decina, ndr) e pure l’indotto, a cominciare dai trasportatori».(pi.ra.)

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