Crollano tre muri Bloccata via Orell

di Corrado Barbacini
Nove famiglie “imprigionate” da tempo ormai in casa a causa di tre muri di contenimento pericolanti ma, soprattutto, per effetto di un vero e proprio ginepraio giudiziario fatto di vertenze, ricorsi e opposizioni.
Succede in via Orell, una stradina laterale a fondo cieco che parte da strada per Longera. Due dei muri pericolanti sono di pertinenza di altrettanti condomini per i quali sarebbero stati già disposti dalle relative assemblee i lavori necessari, ma il terzo, quello di entità più rilevante, è oggetto di una causa tra il Comune e i proprietari dello stabile di via Carlo Antoni. Così tutto è fermo in attesa delle perizie e delle decisioni dei giudici. Ma il guaio è che nessuno può percorrere quella strada con un veicolo. Nè privati, nè tantomeno ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco.
«Qualche giorno fa gli uomini del 118 sono saliti a piedi con la barella per soccorrere una persona che aveva avuto un malore - racconta preoccupata Rosa Zancolich, che vive a pochi metri dal muro affacciato su via Antoni -. C’è stato anche chi ha utilizzato una carriola per trasportare una persona fino in strada per Longera». «La voragine che si è aperta sotto la strada - dice Massimiliano du Ban, un altro abitante di via Orell - lascia scoperte le tubature del gas, dell’acqua e della fognatura che attualmente reggono il manto stradale».
Spiega Enrico Cortese, direttore del servizio strade del Comune: «Il muro è di proprietà privata. Appena venuti a conoscenza dell’accaduto abbiamo fatto un’ordinanza per il ripristino. Ma i condomini hanno fatto opposizione. In questi giorni sono in corso le indagini del perito nominato dal giudice, che dovrà stabilire di chi è quel muro. Ripeto, per il Comune è del condominio di via Antoni. Per questo non possiamo intervenire senza un atto ufficilale».
Racconta un altro abitante della zona: «La spesa prevista è di circa 100mila euro. E se dovesse essere stabilita la competenza del condominio di via Antoni, i proprietari dovrebbero ripartirsi la cifra. Vista l’entità è comprensibile che cerchino di evitare la spesa». Così in questo braccio di ferro tra il Comune e i condomini dello stabile sottostante al muro, a rimetterci sono gli abitanti della piccola strada. «Un vicino aveva già preso gli accordi per vendere la propria casa - continua Rosa Zancolich -. L’acquirente aveva subordinato l’acquisto alla possibilità di ristrutturare l’immobile. Ma quando si è reso conto che in via Orell non possono transitare nè auto nè camioncini ci ha ripensato e ha mandato l’affare a monte». «Una famiglia ha sospeso i lavori di ristrutturazione in un’altra casa - aggiunge Massimiliano du Ban -. Abbiamo più volte segnalato il nostro disagio al Comune ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Siamo ostaggi di una situazione impossibile».
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