Da Marion Wulz a Depero, gemme in vendita

Un autoritratto dipinto allo specchio dalla fotografa Marion Wulz; uno ship portrait della nave “Venezia” della Tripcovich, realizzato da Ugo Flumiani; una clamorosa veduta panoramica del porto di Trieste dipinta da Giovanni Zangrando e una splendida donna con ”La gonna gialla”, realizzata da Giannico Marchig nel 1923. E poi ancora un olio con due Mas in agguato firmato da Rudolph Claudus e un raro “Libro bullonato Depero futurista” realizzato della Edizione Italiana Dinamo Azari nel 1927.
Si potrebbe continuare a lungo nell’illustrare le opere che verranno messe all’asta domani a partire dalle 20.30 nella sala della Stadion. Questa vendita sarà preceduta alla 15 da quella dei libri rari e antichi che furono degli avvocati Giorgio e Riccardo Gefter-Wondrich.
Ma ritorniamo ai dipinti in cui svariate sensibilità di collezionisti possono riconoscersi. Fulvio Princivalli e i suoi collaboratori sono riusciti ad acquisire per questa asta opere con firme prestigiose come quella di Maurice Utrillo, di Fernandez Arman, di Umberto Veruda, Carlo Mattioli, Antonio Ligabue, Anton Zoran Music, Ottone Rosai, Aligi Sassu, Emilio Vedova, Vito Timmel, Carlo Sbisà, Giulio D’Anna.
L’offerta è molto ampia ma alcuni dipinti testimoniano anche un rinnovato interesse per le opere di un autore che finora è stato poco valorizzato, specie a Trieste. Rudolph Claudus, di cui vengono proposti due olii dal titolo “Pattuglia di Mas” e “In agguato”, fu allievo dell’Accademia Navale di Pola in cui acquisì il grado di ufficiale, rimanendo in servizio fino alla disfatta dell’Impero nel novembre 1918.
I suoi primi quadri di soggetto marinaro gli furono commissionati da alcuni ufficiali italiani. Da allora iniziò una collaborazione ultraquarantennale con la Marina italiana. Una sua tela di grande formato, che rappresenta uno scontro immaginario, si trova nell'atrio del Palazzo della Marina, in via Flaminia a Roma, mentre altre tele degne di nota Claudus le dipinse nel 1931 per celebrare il Cinquantesimo anniversario della fondazione dell'Accademia Navale di Livorno e sono lì ancora oggi esposte. La sua fama superò i confini nazionali. Tra i suoi estimatori viene annoverato il presidente Usa Franklin Delano Roosevelt che gli commissionò oltre trenta quadri per la Galleria Elisabettiana di Washington, mentre quasi altrettanti, tra quadri a olio e acquerelli, celebrativi della guerra di Indipendenza americana, sono conservati all'Accademia navale di Annapolis. (c.e.)
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