Da Trieste e Muggia fino a Mosca per i cent’anni della Rivoluzione

“Quest’anno si è festeggiata una data storica: i 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre e quindi della nostra nascita”. Denny Coslovich, coordinatore della sezione giovanile del Partito comunista di...
“Quest’anno si è festeggiata una data storica: i 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre e quindi della nostra nascita”. Denny Coslovich, coordinatore della sezione giovanile del Partito comunista di Muggia, nonostante non abbia ancora compiuto 30 anni, arringa con sapienza la folta platea che come ogni anno riempie la sede dei falce e martello muggesani di via Roma in occasione della celebrazione della Rivoluzione. Il 7 novembre appena passato, però, non è stato come tutti gli altri. All’appello mancavano cinque compagni muggesani. Disertori? Nuovi affiliati della controrivoluzione? Niente affatto. Nel centenario Maurizio “Lola” Coslovich, Carlo Bosich, Gerry Bussi, Fabio Norbedo e il compagno Tony hanno lasciato Muggia per recarsi nel cuore del bolscevismo che fu: Mosca. E tra le oltre cento delegazioni straniere di partiti comunisti presenti nella Piazza Rossa la sezione rivierasca non ha affatto sfigurato. Anzi. I cinque muggesani hanno sfilato facendo sfoggio di un grande drappo rosso con tanto di falce e martello con un’inequivocabile scritta color oro: Partito comunista Muggia.


Ma non c’era solo Muggia. Tutta Trieste era ben rappresentata nella capitale russa, per la celebrazione dei cent’anni della Rivoluzione, con una delegazione capeggiata dall’ex senatore Stojan Spetic e da sua moglie, l’ex consigliera regionale Bruna Zorzini Spetic. Immancabile ovviamente la visita al mausoleo di Lenin ma anche una tappa a Leningrado - San Pietroburgo. E mentre in Russia i comunisti di mezzo mondo hanno dato vita ad una manifestazione fortemente nostalgica dell’Urss, a Muggia le cose non sono andate poi così diversamente, magari in salsa meno internazionalista e più... domacia. Basta varcare la soglia della sede della sezione di via Roma per capire come la storia si sia fermata a prima del crollo del muro di Berlino. Sulle pareti campeggiano i ritratti di Karl Marx e Lenin. Ma non mancano anche altri capisaldi del Novecento: da Ho Chi Minh a Fidel Castro, da Antonio Gramsci ad Ernesto “Che” Guevara”, da Stalin al maresciallo Tito.«Ogni anno noi comunisti di Muggia festeggiamo il 7 novembre, ovvero la rivoluzione bolscevica, quando il popolo russo guidato da Lenin si ribellò alla dittatura zarista e tutto il potere passò in mano ai soviet. Anche in occasione del centenario – racconta Denny Coslovich – abbiamo festeggiato a modo nostro, con tanti compagni nella nostra sede, con una bella assemblea, seguita da cantici sovietici e comunisti inneggianti alla rivoluzione e dalla buonissima “marenda” offerta come ogni anno dal compagno Marino». Francesco Monteforte, Rolando Balbi e Carlo Canciani sono tre dei fautori del riuscito evento muggesano, festeggiato con un pizzico di retrogusto amaro dato che lo scorso anno, per la prima volta dal 1945 a oggi, in Consiglio comunale non è stato eletto neanche un rappresentante comunista. In passato, alla celebrazione muggesana era solito partecipare anche l’ex sindaco Nerio Nesladek. Non era presente invece il sindaco in carica Laura Marzi. «Senza cadere in anacronistiche celebrazioni nostalgiche è importante ricordare un evento che ha avuto rilevanza storica, e come tale non può essere dimenticato», sentenzia Marzi.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo