Da uno sgombero all’altro Migranti via da viale Virgilio

Bonificato tutto il parcheggio dove i rifugiati avevano creato un nuovo bivacco dopo la Valletta. Oggi Isontina Ambiente sanificherà anche Galleria Bombi
Bumbaca Gorizia 20.06.2107 Municipio, dibattito Collini Ziberna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.06.2107 Municipio, dibattito Collini Ziberna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Migrazione nella migrazione. Dopo il parco della Valletta dal Corno, ieri i richiedenti asilo fuori convenzione hanno dovuto lasciare anche il posteggio di viale Virgilio. Le prime operazioni di pulizia sono iniziate con circa mezz’ora di anticipo rispetto al previsto. Gli operatori di Isontina Ambiente sono entrati in azione già attorno alle 8.30. Hanno cominciato con lo sfalcio dell’erba e hanno proseguito con la raccolta degli oggetti lasciati incustoditi dai migranti. Una volta terminata la fase di pulizia, è stata quindi avviata la “sanificazione” dell’area e, questa mattina, l’intervento d’igienizzazione verrà ripetuto all’interno di galleria Bombi. Come era già accaduto due settimane fa nell’area verde di via Brass, neppure ieri è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Tutto si è svolto in maniera pacifica.


Attacco


a Serracchiani


«Oggi è stato ripulito il parcheggio di viale Virgilio, attraverso una ditta specializzata e domani (oggi) toccherà alla galleria Bombi ma c’è l’intenzione di igienizzare anche altre aree della città dove si fermano i rifugiati. È evidente che siamo in piena emergenza e, come ho detto, non lasceremo nulla d’intentato per mettere fine a una situazione che, oltre ad essere incresciosa, sta diventando drammatica visto che il centro città è ormai invaso, anche perché ci transitano non solo quelli fuori convenzione ma anche chi è ospitato nelle strutture».


A dichiararlo il sindaco Rodolfo Ziberna che prende di mira la governatrice Debora Serracchiani. «A Tarvisio, come al Brennero, ci sono ancora le pattuglie miste che dovrebbero controllare gli arrivi in entrata e in uscita sui treni e alle stazioni e allora perché continuano ad arrivare tanti migranti in Friuli Venezia Giulia e, nel nostro caso, a Gorizia? Forse qualcosa non funziona e la Serracchiani, anziché criticare gli austriaci dovrebbe attivarsi per frenare questi continui arrivi che stanno mettendo in ginocchio tutte le città del Friuli Venezia Giulia. Chiami l’Esercito». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore al welfare, Silvana Romano. «È assurdo ciò che sta accadendo: si continua a predicare l’accoglienza indiscriminata incentivando l’arrivo di queste persone – critica – e, poi, li si lascia vivere in condizioni inaccettabili scaricando su altri la responsabilità di ospitarli. Non è umanità questa ma solo tanta ipocrisia per scaricarsi la coscienza. Così facendo, però – rimarca – non solo si fa del male alla comunità locale facendole subire pesanti disagi ma si danneggiano gli stessi immigrati che pensano di arrivare da noi e trovare un tetto e servizi adeguati e, invece, si ritrovano a dormire per terra senza potersi lavare né usufruire di strutture igieniche. Non basta. Anche chi riesce ad entrare in una struttura convenzionata, alla fine si ritrova a gironzolare tutto il giorno per strade e piazza della città e quando i numero cominciano ad essere grandi, siamo ormai a oltre 400, in una città piccola come Gorizia questo crea un impatto fortissimo. Possibile che chi si fa carico dell’accoglienza non pensi anche a intrattenere queste persone evitando il loro continuo girovagare in città? Ripeto, è troppo facile predicare l’accoglienza e poi scaricare problemi e disagi sui cittadini».


Il nuovo


sgombero


La presenza di una pattuglia della polizia prima e della municipale, ieri mattina, è servita solamente per garantire il corretto svolgimento delle operazioni.


Afghani e pakistani si sono limitati a spostarsi prima da una parte, poi dall’altra del posteggio, quindi, quando hanno capito che non c’era alcuna possibilità di rimanere, hanno raccolto le loro cose dentro sacchi di plastica e borse e se ne sono andati altrove. A scanso di equivoci, i vigili urbani hanno spiegato ai circa 40 migranti che tutto ciò che sarebbe rimasto incustodito sarebbe stato buttato via. Nonostante la precisazione, al di là, del muretto sono comunque rimasti gli effetti personali di alcuni richiedenti asilo che si erano allontanati per farsi visitare all’ambulatorio della Croce rossa di via Codelli. A occuparsene è stato Mauro Chiarabba.


Il volontario udinese dell’associazione indipendente “L’Altra Voce” ha raccolto sacchi, coperte e ciabatte abbandonate caricando il tutto sul suo van. “Cercherò i proprietari nel pomeriggio”, si è limitato a sottolineare andandosene.


(fra.fa.


s.b.)


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