Dagli abiti al pane, c’è il negozio “multiuso”

Il meccanismo è semplice e originale: il cliente entra nel negozio, dà un’occhiata al reparto abbigliamento e a quello degli articoli per la casa situato al piano superiore. Poi si può concedere una pausa caffè, e magari un veloce spuntino, e infine può fermarsi a fare la spesa nel reparto frutta e verdura in cui c’è spazio anche per il pane di giornata.
Ecco servito il negozio multiuso, capace di trasformarsi in un centro commerciale in miniatura. Non ci troviamo negli Stati Uniti o in una delle grandi capitali europee, ma in pieno centro a Trieste, precisamente in piazza Goldoni e l’idea - unica nel suo genere - è stata lanciata dal punto vendita triestino della catena Reds. Una iniziativa nata per ampliare l’offerta in una veste inedita e al tempo stesso per combattere la crisi con le armi dell’innovazione e dei prezzi concorrenziali.
«Servono sempre idee nuove e diversificate, solo così si può reggere il peso della concorrenza - spiega Arianna, responsabile del punto vendita, insieme al suo braccio destro Ksenija -. Da noi, soprattutto al mattino, arrivano molte persone, tra cui tanti anziani, che con pochi euro possono portarsi a casa qualche capo d’abbigliamento e borse piene della spesa. I prezzi sono concorrenziali in tutti i reparti, in modo particolare in quello della frutta e verdura dove tutta la merce esposta, rigorosamente fresca di giornata, costa 1 o al massimo 2 euro al chilogrammo, tanto che in media ne vendiamo circa 700 chili al giorno».
Il negozio Reds di piazza Goldoni è l’unico presente in città e fa parte di una catena nata in Veneto, nella provincia di Padova, che attualmente può contare su svariati punti vendita sparsi in tutta Italia e all’estero. L’esercizio è stato completamente rinnovato tre anni fa, l’anno scorso si è dotato dell’area bar e ristorazione. L’idea di aggiungere il reparto di frutta, verdura e pane è nata invece solo da poche settimane e, almeno stando alle opinioni dei clienti che ogni mattina affollano il negozio, pare proprio aver colto nel segno. «Trovo l’iniziativa originale e azzeccata - commenta Ambra, intenta a fare scorta di verdura -. In tempi di crisi, in cui bisogna stare attenti anche ai centesimi, è il modo migliore per avvicinare le persone». Carlo, la cui moglie lavora, ha il compito di fare la spesa: «Credo che, in questi momenti difficili, si tratti di una risposta che può far bene al bilancio economico di tutta la famiglia».
L’iniziativa però non convince del tutto Franco Rigutti, vicepresidente di Confcommercio. «Premesso che ognuno è libero di muoversi come ritiene opportuno - dice Rigutti - la mia opinione personale è che in ogni settore merceologico sia necessario separare le rispettive professionalità».
Pierpaolo Pitich
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