Dai cantieri alle battaglie sul Collio

Mario Fantini nasce a Gradisca il 14 giugno 1912. Profugo con la famiglia in Sardegna durante la prima guerra mondiale, si stabilisce prima a Moraro e successivamente a Monfalcone in cantiere. Lì...

Mario Fantini nasce a Gradisca il 14 giugno 1912. Profugo con la famiglia in Sardegna durante la prima guerra mondiale, si stabilisce prima a Moraro e successivamente a Monfalcone in cantiere. Lì entra a far parte dell’organizzazione clandestina comunista e nel settembre ‘43 è fra gli organizzatori delle prime manifestazioni operaie. Pochi giorni dopo partecipa alla formazione del battaglione Garibaldi; in ottobre costituisce sul Collio il battaglione Mazzini, divenendone comandante. Nel giugno ‘44 assume il comando della brigata Natisone e in agosto della Divisione Garibaldi-Natisone e della Divisione unificata Garibaldi-Osoppo che conta oltre 5.500 uomini, 1.500 cadranno in battaglia. Decorato di medaglia d’argento al valor militare e insignito di onorificenza inglese per aver salvato dalla deportazione centinaia di prigionieri alleati. Nel ‘50 è arrestato con l’accusa infamante di essere uno dei mandanti dell’eccidio di Porzus. Al processo di Lucca difende l’onore dei propri uomini e dimostra l’estraneità della Natisone. Assolto con formula piena torna in libertà dopo oltre un anno e mezzo di carcere ingiusto. Per tutta la vita si è dedicato alla ricostruzione storica di quelle vicende. “Sasso” muore ad Aviano il 7 ottobre 1988.

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