Dai pesci “mangia tappi” del gruppo Ana recuperate due 2 tonnellate di plastica

In poco più di un anno a Monfalcone nei contenitori a forma di pesce collocati a Marina Julia prima e poi nel centro città, per iniziativa dell'amministrazione comunale, sono stati raccolti circa 2.300 chilogrammi di tappi di plastica. Prodotti impiegando 4 tonnellate di petrolio, i tappi, recuperati e trasportati dai volontari del gruppo locale dell'Associazione nazionale alpini, sono stati inviati a riciclo, permettendo di ridurre l'impatto derivante dal consumo di una materia prima energetica e inquinante. Chi li ha gettati ha quindi compiuto un gesto di attenzione verso l'ambiente, ma anche di solidarietà, visto che il materiale viene rivenduto a ditte specializzate nella sua trasformazione, producendo quindi fondi destinati a sostenere l'associazione Via di Natale e quindi l'accoglienza vicino al Cro di Aviano dei malati e dei loro famigliari. «In totale, se calcoliamo il prezzo medio di vendita, che oscilla a seconda della domanda del mercato, possiamo dire che finora i tappi raccolti a Monfalcone hanno consentito di donare circa 700 euro», ha spiegato l'assessore all'Ambiente Sabina Cauci, tirando le somme dell'iniziativa, inserita nella campagna "Monfalcone No plastica", a un po' più di 12 mesi dal suo debutto. Il primo "pesce", realizzato dalla Compagnia del carro di Staranzano, come il secondo, è comparso a Marina Julia il 9 agosto dello scorso anno e per diversi mesi, quelli invernali, è stato pure in ferie, anche per essere sottoposto a interventi di risistemazione. Purtroppo nelle ultime settimane gli alpini in congedo di Monfalcone che si occupano di svuotare il contenitore posto all'ingresso della spiaggia e quello, di colore verde, collocato nel giardino Unicef, a due passi dal duomo di Sant'Ambrogio e dal municipio, hanno trovato anche qualcosa d'altro, oltre ai tappi. «Sia a Marina Julia sia in centro abbiamo scoperto un rasoio e nel contenitore della spiaggia ci è capitato di trovare anche un sacchetto con pannolini», ha spiegato uno dei volontari dell'Ana. Senza contare le diverse bottiglie di plastica gettate all'interno del "pesce" di Marina Julia, assieme a bicchieri e piatti, pur sempre in plastica. Vero è che a ridosso dell'ingresso-uscita principale della spiaggia ci sono sei bidoni per la raccolta del secco non riciclabile e nemmeno uno per la plastica e le lattine. Il contenitore dedicato alla differenziata è stato però eliminato, dopo che negli scorsi anni c'è finito dentro un po' di tutto. «È un peccato che il comportamento incivile di pochi metta a rischio in alcuni casi la salute e la sicurezza dei volontari», ha sottolineato l'assessore, invitando i cittadini a utilizzare i contenitori solo per depositarvi i tappi di plastica e pure quelli in sughero. Il contenitore collocato in centro, e abbellito dalle pinne realizzate dall'artista Cristiano Leban per il Comune, era nato proprio destinato a raccogliere i tappi realizzati in un materiale naturale e prezioso, che può però pure essere riciclato per realizzare pannelli per l'isolamento termoacustico, accessori e complementi di arredo. «Abbiamo raccolto in totale 40 chilogrammi di tappi in sughero, ma i risultati possono essere migliori», ha detto Cauci. —
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