Dai prodotti tipici al tiki bar tris di nuovi locali in Cavana

Tre nuovi locali approdano sulla scena enogastronomica di Cavana, che si conferma la zona più gettonata da chi punta a investire nel settore della ristorazione. Aprirà a giugno Il Melograno, ristorante pizzeria che si basa sui prodotti del territorio, sarà inaugurato il 5 aprile invece Trapizzino, vera e propria istituzione a Roma, diffusa poi in Italia e all’estero, mentre ha accolto i clienti già da qualche settimana Maita, tra cibi orientali e cocktail.
Inizieranno tra un mese i lavori che trasformeranno l’ex spazio co-working di Cavana nel Melograno, già operativo con successo a Palmanova. «Dove abbiamo iniziato due anni fa – spiega il titolare Luca Naclerio – volevamo un secondo locale, prima ci siamo indirizzati a Udine, poi la scelta è stata Trieste. Per diversi motivi. La città mi è sempre piaciuta, in più lo spazio che abbiamo trovato è davvero molto bello. Il nostro menù punta sul rispetto delle stagioni e sulla valorizzazione delle specialità del territorio, sia nella pizzeria che nella ristorazione, utilizzeremo quindi prodotti triestini e anche sloveni. Apriremo alla fine di giugno».
Dista solo qualche metro Trapizzino, in via Cavana 10, catena nata da una pizzeria al taglio a Testaccio nel 2005, che ha puntato poi alla “scarpetta da asporto” o meglio, come spiegato sul sito ufficiale, il prodotto nasce dal «prendere il gusto che solo la scarpetta di un sugo di casa sa dare, unirlo a una pizza che fosse capace di ospitarla. Da qui il Trapizzino». Nel 2013 il brand si diffonde in Italia e approda anche a New York, come street food romano. La novità aprirà i battenti al pubblico il 5 aprile alle 17 con assaggi, di cibo e vino. In questi giorni i lavori, nel negozio da una sessantina di metri quadrati, si stanno concludendo, per arrivare puntuali all’avvio ufficiale. Dal locale annunciano già l’idea di aprire anche un secondo Trapizzino a Trieste. Per il momento saranno al lavoro sette persone, che potranno poi aumentare in futuro. E il marchio ha suscitato grande curiosità tra le persone che in questi giorni sono passate davanti alle due vetrine, che con grandi scritte annunciano l’arrivo, accompagnato anche da un’ampia campagna promozionale, avviata sui social da qualche giorno.
È stato aperto il 6 marzo invece Maita, in Androna dell’Olio 2, due piani di cocktail bar e ristorante. «L’atmosfera è quella del tiki bar e tropical food restaurant – spiega Diego Giorgiutti, manager – si può scegliere un drink e alcuni stuzzichini sullo stile delle tapas o ci si può fermare a mangiare, con un menù ispirato alla cucina orientale. Abbiamo già avuto molti clienti finora e tutti hanno apprezzato la novità, molti ci dicono che, entrando, sembra di stare in vacanza». Completamente ristrutturato (ex trattoria dei No), il locale punta su uno stile a metà strada tra un’isola tropicale e una nave pirata. I gusti esotici proposti sono curati dallo chef Teo Bought, il cocktail bar Tiki è diretto da Tony Armagno, mentre il proprietario è Stefano Zuliani, già alla guida di “Mor” di via Torino. «Dalla frase tahitiana che diede il nome al Mai Tai cocktail – spiega lo staff – che significa “molto buono”, abbiamo creato il nome del locale, per noi sintesi del concetto “buono” inteso come tempo ben speso». —
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